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La Grande Bellezza, il film di Paolo Sorrentino che ha appena conquistato l’Oscar come miglior film straniero, è un elogio, nemmeno troppo celato tra le pieghe della trama, di Roma e di tutto quel patrimonio artistico-culturale, di cui il suo tessuto territoriale è disseminato. Roma si offre in tutta la sua seducente bellezza agli occhi dei turisti, sotto i riflessi brillanti di un sole d’estate. Il protagonista Jep Gambardella, affascinante sessantacinquenne, giornalista affermato, si muove con eleganza tra il mondo della cultura e quello della mondanità, che abita la notte. Sullo sfondo: la bellezza assoluta della città eterna.
Nonostante ‘La Grande Bellezza’, sia una pellicola che ha fatto e continua a far discutere, in ogni caso offrirà, più o meno consapevolmente, un enorme ritorno di immagine a Roma. Sono tantissimi infatti gli americani, che dopo aver visto il film, sono rimasti estasiati dinanzi alla nostra capitale.
Si prevede dunque, a breve, un’autentica invasione di turisti curiosi e appassionati di arte e architettura, provenienti dagli Stati Uniti, a caccia delle antiche bellezze romane.
Siete curiosi di ripercorrere, passo dopo passo, tutti i luoghi che hanno fatto da nobile cornice al film di Sorrentino?
Attenzione! Armatevi di scarpe comode e tanta buona volontà, perché il tour è per veri camminatori professionisti, considerando le enormi distanze su cui Roma è costruita.
Un consiglio: se vi è possibile iniziate il vostro viaggio nella grande bellezza, nel cuore buio della notte. L’ora migliore per visitarla.
Partite da Villa Medici, scendete dalla scalinata di Trinità dei Monti (la grande assente del film) e attraversate Piazza di Spagna.
Dirigetevi poi verso la Fontana di Trevi ed ascoltatene il movimento liquido, con la complicità del silenzio notturno.
Date uno sguardo a Palazzo Altemps a sant’Appolinare e poi entrate in Piazza Navona. Qui potrete immaginare di ripercorrere i passi della coppia Toni Servillo, Isabella Ferrari.
E poi, con soluzione di continuità, concedetevi qualche minuto per ammirare Palazzo Pamphilj e Palazzo Braschi, quindi raggiungete Piazza dell’Orologio (dove Verdone dorme in macchina guardando le stelle).
Qui volgete lo sguardo a Palazzo Taverna e al suo cortile dove si perde la santa, quindi attraversare Corso Vittorio per raggiungere Palazzo Sacchetti, dove si nasconde il ragazzo depresso che legge Proust.
E andate ancora oltre, raggiungete ponte Sisto e scendete sul lungo Tevere, in mezzo ai bastioni: qui avviene la passeggiata esistenziale di Jep sul fiume.
Ora risalite da Trastevere fino al Fontanone dell’Acqua Paola. Concedetevi una meritata sosta.
Quando vi sentirete rigenerati, proseguite sulla passeggiata del Gianicolo, mantenendo un occhio sempre vigile sul Cupolone, caro a Sorrentino.
A questo punto sarà di certo mattino e perché dunque, non fare colazione a La Veranda, il ristorante del film?
Ristorati da una lauta colazione potrete ripartire per l’ultima parte del vostro tour.
Ritornate allora su, al Gianicolo, perché San Pietro in Montorio avrà aperto e quindi potrete ammirare il Tempietto del Bramante.
E’ la volta poi, del Priorato dei Cavalieri di Malta col suo cannocchiale nella serratura, di Santa Sabina e del Giardino degli Aranci.
A questo punto la vostra giornata starà volgendo al termine, approfittate del sole calante per visitare le Terme di Caracalla, il Circo Massimo e il Colosseo. E per gustarvi fino in fondo il tramonto, andate al Campidoglio, dove c’è la casa più bella del film: i Musei Capitolini.
Se vi rimane ancora un filo di fiato, raggiungete la Chiesa dei Santi Domenico e Sisto, quella del funerale.
Da questo tour, che sembra eterno come Roma, vi rimangono da visitare il parco degli Acquedotti, il salone delle Fontane all’Eur e il museo Etrusco di Villa Giulia.
Valutate le vostre condizioni e scegliete: o chiamate un taxi oppure un’ambulanza.