La casa medievale più piccola al mondo, un autentico record che la nostra nazione può vantare. Le case medievali, come quasi tutti i borghi, vivono di un fascino proprio capace di resistere negli anni, legato ad un’epoca andata densa di mistero, in grado di far viaggiare la nostra immaginazione. Storie passate, vite vissute, un’epoca che, per quanto difficile, riesce a conservare un proprio fascino enorme.
Tutto quanto, detto finora, è ancora più amplificato se la casa in questione è la casa medievale più piccola al mondo. Si tratta, tra l’altro, di un autentico record, parliamo, del resto, di una struttura di appena 8 metri quadrati capace di ospitare un’intera famiglia. Un vero e proprio gioiello dell’architettura ancor di più se si pensa che, la casa, è stata realizzata in epoca medievale.
Appena 8 metri quadri per la casa medievale più piccola al mondo
Un minuscolo gioiello, quindi, in grado di far invidia alle migliori strutture moderne all’avanguardia. Il Giappone, ad esempio, rinomato per i suoi appartamenti minuscoli, nei quali vivere in pochi metri quadrati, senza, però, rinunciare ai propri spazi e ai propri comfort, dovrebbe prendere esempio da quanto realizzato in un’epoca, oramai, lontana.
L’appartamento si trova in Italia a stupire non sono solo, ovviamente, le dimensioni minuscole di questa casa ma, anche, tutte le storie che vi sono dietro. L’epoca medievale, come detto in precedenza, è in grado di affascinarci di lasciar correre la nostra immaginazione dietro ad un’epoca lontana ma densa di mistero, leggende e aneddoti. Ebbene tutto quanto si racchiude dietro, la casa medievale più piccola al mondo, ed alla coppia che vi risiedeva, fino a qualche tempo fa, riesce ad essere ancor più affascinante della costruzione stessa.
A Gloriano Valli, in Abbruzzo, il paesino nel quale sorge la casa, fino ad almeno 140 anni fa vivevano Rachele Mariani e Pierfelice Capestrani. Una semplice coppia di contadini, all’apparenza, capaci, però, di passare un’intera esistenza in un appartamento di 8 metri quadrati, capaci di custodire un’umanità che, troppo spesso, manca in quest’epoca d’oro. La coppia, infatti, oltre ad occuparsi della campagna, ha passato la sua esistenza dedicandosi ai bambini orfani.
Diventerà un museo
Il vicino convento di frati francescani Osservanti di San Giorgio, infatti, ospitava un orfanotrofio al quale i coniugi contadini hanno, quasi, consacrato la propria vita prendendosi cura dei tanti orfani passati dal convento, come fossero loro figli.
Quando la coppia è venuta a mancare, ovviamente, la casa è stata chiusa ed abbandonata per anni. Ultimamente, però, riscoperta ed apprezzata, come del resto non poteva essere altrimenti, l’abitazione entrerà a far parte del MuDi, il museo diffuso del parco Sirente-Velino. L’inaugurazione dovrebbe essere prevista per il mese di giugno 2024. La casa, quindi, la cui costruzione risale al 1494, sarà aperta e mostrata al pubblico. Un modo per tramandare alle future generazioni un’autenticità medievale ancor oggi in grado di insegnarci qualcosa.