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Il corpo di Kim Jong II, dittatore della Corea del Nord dal 1994 al 2011, sta diventando un’attrazione turistica, a distanza di un anno dalla morte. Possibile? Sì e non sarebbe nemmeno la prima volta.
Succede spesso che i luoghi di sepoltura dei grandi personaggi divengano meta di pellegrinaggio da parte dei turisti e dei fan, anche molti anni dopo la morte. Un esempio su tutti è rappresentato dai vari cimiteri famosi in Europa, tra i quali spicca il celebre Père Lachaise a Parigi, una delle attrazioni più conosciute e visitate della capitale francese visti gli ospiti illustri lì sepolti, da Oscar Wilde a Jim Morrison.
Ma potremmo citare anche il Mausoleo di Lenin nella Piazza Rossa oppure l’esposizione delle spoglie di Padre Pio, che anni dopo la morte del beato di Pietralcina aveva richiamato migliaia di fedeli per rendere omaggio al corpo.
Lo stesso sta accadendo anche al corpo di Kim Jong II: la sua morte, nel dicembre di un anno fa, aveva scatenato scene di lutto e disperazione tra i sudditi. I suoi funerali sono stati affollati da migliaia di persone (molte altre li hanno seguiti in diretta) e le immagini di quel giorno ritraggono persone in lacrime e decisamente addolorate.
La salma del ‘Caro Leader’, come veniva definito, era stata imbalsamata dopo la morte e tumulata nel mausoleo di famiglia. Luogo che, dal mese di gennaio 2013, è stato aperto al pubblico, permettendo così ai sudditi di rendere omaggio davanti alla salma esposta, ovviamente seguendo un rigido protocollo.
Ma non solo di turisti nordcoreani si tratta: l’accesso al mausoleo, infatti, è stato concesso anche a quelli occidentali, tanto che il primo tour operator non coreano è riuscito a organizzare una visita nei giorni scorsi. Insomma, la Corea del Nord punta su uno dei più longevi leader comunisti per attirare capitali grazie al richiamo turistico.
Le disposizioni che consentono l’accesso sono rigidamente codificate, nell’ottica di preservare il corpo il più possibile. Prima di accedere al mausoleo e alla sala dove si trova esposto Kim Jong II (in una teca di vetro), tutti i turisti devono passare sotto getti di aria per togliere ogni traccia di polvere. Una volta al cospetto del corpo imbalsamato, ai visitatori viene richiesto di inchinarsi ai piedi e alle braccia del dittatore imbalsamato (non alla testa perchè è considerato irrispettoso). Telefoni, videocamere e macchine fotografiche non sono ammesse.
Ovviamente, l’apertura del mausoleo non significa che qualunque turista possa accedervi facilmente, soprattutto quelli indipendenti: tutto viene regolamentato e affidarsi a un tou operator specializzato è raccomandabile. Oltre al mausoleo, anche i luoghi della vita del dittatore Kim Jong II sono diventati tappe di tour organizzati sulle tracce del Caro Leader.