In Italia, ha ritrovato qualcosa di insolito nel cofano della sua auto e ha chiamato immediatamente i soccorsi. Ecco di cosa si trattava.
Nel nostro Paese accade che spesso troviamo qualcosa che non pensavamo di vedere in posti insoliti.
Quando accade, non dobbiamo farci prendere dal panico ma dobbiamo avvertire subito le autorità o chi di dovere.
In Italia un cittadino ha trovato qualcosa di molto particolare nel cofano della sua auto
L’Italia è una Nazione, in cui ci sono moltissime biodiversità che vivono lungo vari habitat che siano di mare, di montagna, di campagna e di pianura.
A volte, però, accade che alcuni animali possono addentrarsi in città e l’incontro con alcuni di essi ci fa molto spaventare.
Lo scorso 9 maggio, in Puglia, nella città di Brindisi, è accaduto qualcosa che ha lasciato senza parole tutta la città.
In serata, nel quartiere periferico di Sant’Elia, un cittadino aprendo il cofano della sua auto si è ritrovato davanti un pitone reale.
Il grosso serpente, è stato in seguito recuperato dalla vettura, dopo alcune operazioni da parte dei pompieri locali.
Secondo gli esperti, il pitone era a spasso per la città e ha trovato riparo all’interno del cofano dell’auto.
Questo luogo, viene spesso scelto dai serpenti per rifugiarsi quando il clima non è molto avverso per loro.
Appena avvistato il pitone, è scattata la segnalazione in via Commenda dove, dopo alcuni minuti sono intervenuti i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale.
Grazie a delle pinze e ad un sacco di juta, i vigili hanno rimosso l’animale dall’auto senza recare danni alla creatura.
Il pitone, misurava un metro e mezzo, ed è stato trasportato in caserma per essere consegnato ai carabinieri forestali che hanno preso in carico il caso per eventuali spiegazioni.
Si sta capendo se questo pitone, appartiene a qualche cittadino e se non verrò reclamato verrà trasferito in un centro specializzato.
Le ipotesi dell’arrivo del pitone a Brindisi
Al momento, non si è ancora capito come il pitone sia potuto arrivare in città e ci sono tante ipotesi.
La più plausibile, è quella che vede la sua fuga da un terrario, dove era tenuto in modo legale da qualche appassionato di rettili.
Questo episodio ha sorpreso molto gli agenti per via del fatto che solo una settimana fa, ad Asti, in piena città è stata ritrovata una vipera.
Il pitone reale ritrovato fa parte della famiglia dei Pitonidi e dei serpenti costrittori originari dell’Africa centro-orientale.
Solitamente, questa specie, non raggiunge il metro e mezzo d’altezza e l’esemplare trovato a Brindisi sembrava essere perfettamente in linea con le misure limite.
Questo serpente, non ha veleno e cattura le sue prede e si ciba di esse strangolandole e stritolandole o facendole soffocare sotto la sua presa.
Il pitone reale, caccia nelle ore notturne grazie ad un organo che gli fa percepire il calore delle prede da poter agguantare.
Proprio per questo motivo, evidentemente, il pitone si stava muovendo nelle ore serali, in cerca di qualche preda prima di rifugiarsi nel cofano del cittadino brindisino.