Isole Shetland: cosa vedere nell’incontaminato arcipelago scozzese

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Cosa vedere nelle isole Shetland? Questo remoto arcipelago, formato da oltre 100 isole e isolotti totalmente disabitati, si trova quasi ai limiti del creato. Raggiungerlo via mare è un’ardua impresa, tuttavia se si ha il coraggio di imbattersi in un simile viaggio, si verrà ricompensati con la vista di un paesaggio davvero surreale: basse colline, alte scogliere, distese infinite di verde, una realtà in continua lotta con agenti atmosferici aggressivi e condizioni climatiche quasi sempre sfavorevoli. Una cosa è certa: sulle isole Shetland il caldo è una condizione sconosciuta, anche in estate le temperature sono basse e tira sempre un forte vento. Per questo, sono abitate prevalentemente da foche e pulcinella di mare, insomma un autentico paradiso per gli ornitologi.

Le isole Shetland dunque, non sono adatte a chi è in cerca di un viaggio all’insegna della comodità, rappresentano invece una meta ambita per chi ama il contatto puro con la natura e le sue creature: la loro distanza abissale dal resto del pianeta, l’asprezza del territorio fanno sì che siano un luogo unico da esplorare e certamente difficile da dimenticare.

Lerwick

Lerwick è il cuore cittadino delle Shetland, qui vi si concentra un terzo della popolazione dell’intero arcipelago: è la principale città della Mainland, l’isola più grande delle Shetland.
Il suo porto è estremamente vivace, con un flusso continuo di traghetti, pescherecci e grandi navi, che transitano nel Mare del Nord. D’estate si anima ancora di più, poiché rappresenta il punto di partenza per la visita alle isole ed è il punto di riferimento per escursionisti e turisti.
Il centro è un pittoresco dedalo di piccoli vicoli, chiamati closses, che scendono verso il mare.
Da non perdere è il Fort Charlotte: risalente al ’600, si ergeva quasi direttamente sulla spiaggia. Attualmente sono rimaste soltanto le imponenti mura, visitabili gratuitamente.
Degno di visita è lo Shetland Museum, che espone una ricca collezione di pezzi archeologici rinvenuti sulle isole, come la Monks Stone e tanti altri reperti che raccontano la vita sulle Shetland e la caccia alle balene.
A solo 1,5 km dal centro è possibile visitare il Clickimin Broch, una torre preistorica circolare a scopo difensivo.
A Lerwick non mancano neppure gli intrattenimenti, in estate infatti, la vita notturna si anima di tanti concerti di musiche tradizionali, tenuti nei numerosi pub. E se siete amanti del genere folk, non potete perdervi lo Shetland Folk Festival, dove protagonista assoluto è il violino tradizionale.
Invece i temerari che avranno il coraggio di raggiungere le isole Shetland durante l’inverno, potranno assistere ad un festival straordinario, l’Up Helly-Aa: una scenografica festa del fuoco in cui quasi 1000 uomini si vestono da vichinghi e con le torce inscenano una sorta di celebrazione vichinga.

South Mainland

Il South Mainland delle Shetland è una piccola e stretta penisola di terra che si spinge verso il mare: 40 km di paesaggi incontaminati, dove si alternano distese di verde e scogliere rocciose. Vi sono moltissimi sentieri tracciati: se avrete la costanza di lasciarvi guidare, incontrerete foche e pulcinella di mare, che in libertà si muovono padrone del proprio territorio. Se siete amanti della storia, a Sandwick potrete ammirare il Broch Mousa, un’imponente torre circolare alta 12 metri, risalente ad oltre 2000 anni fa. Potrete anche approfondire le vostre conoscenze circa la vita sulle isole Shetland, visitando il Croft House Museum, situato in una piccola fattoria dal tetto di paglia. A sud di Bigton, per gli amanti degli animali, si trova un’insenatura marina imperdibile, in cui trovano riparo oltre 400 cigni selvatici.

Sumburgh Head

A Sumburgh Head termina il viaggio nel South Mainland: questo tratto di costa è ancora più selvaggio e tormentato dai forti venti, qui le pulcinella di mare saranno pronte ad ospitarvi senza paura. Il faro è l’attrazione principale, tuttavia non è visitabile al suo interno. Ma niente paura, il paesaggio circostante, soprattutto nelle giornate di sole, vi regalerà panorami incantevoli da fotografare.

Jarlshof

Jarlshof si trova nella punta meridionale della penisola, qui troverete il sito archeologico più famoso e spettacolare dell’intero arcipelago. Si tratta di un gigantesco scavo archeologico, che vanta insediamenti umani a partire dall’età della pietra sino ai primi del ‘600. Tuttavia soltanto alla fine del ‘800 sono stati identificati, a seguito di una forte tempesta che sradicò completamente la parte superiore del manto erboso. Potrete girare liberamente nell’area, scoprendo abitazioni dell’età del Ferro, serbatoi per l’acqua, letti ricavati nella pietra, fattorie vichinghe e molto altro ancora.

St. Ninian’s Isle

Percorrendo una piccola stradina, composta di sabbia finissima e gusci di conchiglia potrete raggiungere a piedi St. Ninian’s Isle, ma soltanto nelle ore di bassa marea. Qui lo stupore sarà totale dinanzi ad un lembo bianchissimo di sabbia che collega due terre, divise dal mare nei momenti di alta marea. St. Ninian’s Isle è disabitata, vi troverete rigogliose distese di verde e un insediamento preistorico, in cui è stato trovato un tesoro di 28 oggetti in argento risalenti al periodo dei Pitti, custoditi in una cassetta di larice sotto una lastra di pietra.

Sandness Hill

Le terre del Westside sono solitarie e caratterizzate da brughiere viola e laghetti dalle acque scurissime. Qui vi capiterà di guidare per ore senza incontrare nessuno e nemmeno una casa. Soltanto in prossimità delle Sandness Hill, il paesaggio diverrà meno ruvido, grazie alla presenze di verdi prati e splendide spiagge.

Voe

Voe, è un piccolissimo villaggio di pescatori, forse nemmeno visibile sulle cartine, tuttavia merita una visita per il suo aspetto pittoresco: le casette di legno, qui, sono ravvivate da forti colori in perfetto stile scandinavo.

Esha Ness

A questo punto del viaggio non vi resta che attraversare Northmavine, la penisola nord della Mainland, una delle zone più spettacolari delle isole Shetland. Qui il paesaggio è selvaggio, rude, fortemente modificato dai cruenti agenti atmosferici. Questo tratto di costa infatti è caratterizzato dalla presenza di faraglioni dalle forme davvero bizzarre. Inoltre, ad Esha Ness, è possibile ammirare imponenti scogliere di granito rosso, anch’esse ridisegnate dal continuo sciabordio dell’Oceano Atlantico. Dall’alto, lo strapiombo che si vede è capace di far rabbrividire i più temerari.

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