Vivono sulla loro isola rifiutando ogni genere di contatto con il mondo esterno e soprattutto con la civiltà moderna. La popolazione vuole fermamente che nulla, nessuna ingerenza dall’esterno, modifichi lo status quo e le autorità preposte stanno rispettando questo desiderio.
Gli unici abitanti di quest’isola sono composti da una tribù indigena che nonostante lo stato di totale isolamento riesce a sopravvivere. Stiamo parlando di una realtà situata nell’Oceano Indiano che fa parte delle isole Andamane, che si trova precisamente nel Golfo di Bengala. Si tratta dell’isola di North Sentinel.
La tribù più isolata dal mondo
I sentinelesi sono la tribù più isolata al mondo e il loro desiderio di non essere raggiunti da alcuno – isolamento che difendono anche con la forza – è ormai diventato anche un’esigenza, visto che qualsiasi contatto esterno li metterebbe in pericolo, per malattie verso le quali la popolazione non ha difese immunitarie.
I tentativi di raggiungere l’isola si sono trasformati in tragedie
Ci sono stati alcuni tentativi di raggiungere l’isola che sono terminati in tragedia. Nel 2016 John Allen Chau è stato ucciso nel tentativo di approdare a North Sentinel. Mentre già qualche anno prima due pescatori di frodo che si erano fermati vicino alle coste per riposare, quando la loro barca ruppe gli ormeggi e raggiunse la spiaggia, furono uccisi.
Il popolo ricorre alla forza per difendere la loro isola dagli stranieri
Già nel XIX secolo c’era stato il tentativo da parte dei Regno Unito di raggiungere questo territorio e quando ci fu il naufragio del Ninive, una nave mercantile, ne scaturì un cruento attacco da parte dei Sentinelesi che non volevano estranei. Anche ulteriori tentativi successivi dei britannici si sono rivelati non solo vani, ma anche drammatici, visto che la tribù non ha esitato a ricorrere alla forza per cacciare gli stranieri.
I tentativi dell’autorità indiana
Anche quando l’autorità indiana, nella seconda metà del ‘900, cercò di instaurare contatti con gli isolani, non vi riuscì. I Sentinelesi si sono dimostrati sempre estremamente avversi a ingerenze esterne. E quando arrivò una troupe cinematografica, la tribù non esitò ad attaccarla. Seguirono altri tentativi, sempre andati a vuoto.
Fino a quando solo nel 1991 l’Anthtopological Survey of India non riuscì nell’impresa, riuscendo a instaurare rapporti pacifici con la tribù. Seppure, in questo caso, è stata l’autorità indiana a interrompere i contatti, vietando dal 2005 qualsiasi tentativo di avvicinamento all’isola oltre le tre miglia, per tutelare la sopravvivenza del Sentinelesi.
Gli isolani vivono di caccia e pesca
Su un lembo di terra di poco più di 59 metri quadrati, caratterizzato da una fitta foresta e una stretta spiaggia, si stima vivano tra i 50 e i 500 abitanti che vivono di caccia e pesca e abitano in capanne, ma non usano alcun tipo di abbigliamento adornandosi con foglie e corde.
Il popolo più vulnerabile al mondo
Proprio questo stato di isolamento li rende il popolo più vulnerabile al mondo, qualsiasi contatto con l’esterno rischia di avere conseguenze drammatiche per la sopravvivenza della tribù. Per questo il governo indiano si è impegnato a tutelare North Sentinel da ingerenze esterne, lasciando che la popolazione viva proprio come vuole… isolata dal mondo.