A pochi km dall’Istria e immersa nel Mar Mediterraneo, una piccola comunità di italiani saprà accogliervi.
Se cercate un piccolo paradiso, non affollato da milioni di turisti, c’è un posto che fa per voi: spiagge selvagge e incontaminate dove ammirare piccoli angoli di natura incantata. Cherso è una delle isole più settentrionali del Golfo del Quarnero, con una superficie di 405 km quadrati ed è separata dall’isola di Lussino da un ponte levatoio vicino alla città di Osor.
Isola di Cherso: come raggiungerla
Per raggiungere questa incantevole isola è necessario prendere un traghetto dall’isola di Krk (potete farlo con la linea Valbiska-Merag, che consta di un viaggio di 25 minuti) oppure dal porto di Brestova (una cittadina a 42 km a sud di Rijeka) che arriva a Porozina sull’isola di Cherso (circa 30 minuti di viaggio). La strada che porta giù a Brestova è una strada costiera, con curve strette e panorami meravigliosi, mentre quella che porta all’isola di Krk è più larga e prevalentemente diritta.
Una volta raggiunta l’isola di Cherso si percorre una strada che attraversa tutta l’isola (circa 65 km): una splendida strada panoramica che collega tutte le diverse località, lungo la quale è facile fermarsi per scattare qualche foto (ci sono piazzole e punti panoramici) e ad Osor (l’ultimo paese sulla punta meridionale dell’isola) c’è un ponte levatoio che attraversa il canale romano chiamato Cavanella fino all’isola di Lussino. L’isola di Cherso ti colpirà per la sua genuinità e per i pochi turisti che la visitano.
Perché visitare Cherso: la natura
L’isola è divisa in tre parti: la zona settentrionale è chiamata “Tramuntana”, dove si trovano boschi di querce, carpini e pini. Nella parte meridionale, detta “Scirocco” sul versante orientale e “Garbin” su quello occidentale, sono presenti bassi cespugli e arbusti mediterranei, ampie zone di rocce aguzze in parte ricoperte da piante di salvia e ginepro. Il clima è più caldo sul versante occidentale, mentre il versante orientale presenta ripide scogliere rocciose ed è esposto alla Bora, soprattutto in inverno.
Il Monte Gorice è il suo punto più alto (650 m), nella parte settentrionale dell’isola che è più montuosa rispetto alla parte meridionale. Sulla costa orientale si trova la baia di Koromacna, mentre sul lato occidentale si trovano le baie di Cres, Valun, Martinscica Ustrine e Osor.
Al centro dell’isola si trova il lago di Vrana, riserva idrica nonché area protetta. La superficie del lago si trova a 14 metri sopra il livello del mare, ma la sua profondità raggiunge i 60 metri sotto il livello del mare. Lo circondano le montagne come il Monte Elmo (483 m) e il Monte Perskra (429 m) e nel lago si possono trovare pesci come lucci, carpe, tinche e foche.
Valun, Lubenice e Orlec: cosa vedere a Cherso
Tra le località che contribuiscono al successo dell’isola c’è innanzitutto Valun, una piccola cittadina nella parte meridionale della baia di Valun, tra due deliziose spiagge di spaccio. In origine era il porto del vicino villaggio di Bucev, che ora è in rovina accanto alla vicina chiesa di San Marco. Gli abitanti di Bucev si interessarono presto al turismo e costruirono un nuovo insediamento. Valun oggi è un piccolo villaggio da cartolina costruito attorno a un minuscolo porto dove le auto non sono ammesse (c’è un parcheggio a pagamento sopra la cittadina).
Un’altra cittadina che fu uno dei primi insediamenti sull’isola di Cherso è Lubenice, costruita su una scogliera, a 380 m sopra il mare, e a 23 km dalla città di Cherso, con 40 edifici e appena 7 case, tra cui la chiesa gotica di Sant’Antonio, con campanile del XV secolo.
Due strade che senza nome attraversano il paese, solo le case sono numerate. Durante l’estate si tengono concerti di musica classica e opera. Proprio sotto Lubenice si trova una delle spiagge più belle dell’isola: la spiaggia di San Giovanni che potete raggiungere a piedi lungo un sentiero ripido e difficile, o anche in barca. Poi c’è la città di Orlec, costruita nel XVI secolo ed è una delle città più grandi dell’entroterra dell’isola, con 150 abitanti. Questo luogo è molto conosciuto perché nelle vicinanze depongono i loro nidi i grifoni.