Su delle spiagge italiane c’è stata una vera e propria invasione. Ecco la zona che è stata più colpita.
“Spiagge immense ed assolate” cantava qualche decennio fa Renato Zero in uno dei suoi brani più iconici.
Ma il cantautore romano non sapeva che alcune di queste sarebbero state affollate da una specie in grosse quantità.
La grande invasione nelle spiagge italiane: ecco la zona colpita
Quando ci rechiamo in una spiaggia, non vediamo l’ora di sdraiarsi sul nostro telo o su dei lettini sotto l’ombrellone.
Così, possiamo cominciare a goderci i momenti di relax, mentre c’è chi invece approfitta delle giornate soleggiate per abbronzarsi.
Quando sentiamo molto caldo, invece, possiamo tuffarci in mare stando però ben attenti a quello che potremmo incontrare al suo interno.
Uno dei pericoli del mare è quello di trovare animali che potrebbero mettere in pericolo l’uomo.
Uno dei più diffusi è la medusa, che con i suoi tentacoli punge l’uomo provocandoli un’infezione.
Solitamente, la medusa, non attacca l’uomo per divertimento, ma quando i suoi tentacoli entrano a contatto con la cute umana, avviene il cosiddetto contatto da medusa.
Negli ultimi anni, ci sono stati degli avvistamenti di esemplari anche molto velenosi in molte spiagge italiane.
Recentemente, c’è stata una zona, molto frequentata dai turisti durante il periodo estivo, dove sono state avvistate tantissime meduse.
Le meduse a Punta Prosciutto
Presso le spiagge di Punta Prosciutto, in Salento, in Puglia, migliaia di esemplari si sono riversate sulla riva.
Nel giro di poche ore, i passanti hanno fotografato questi animali e la Capitaneria di Porto, il personale dell’Area Marina e il servizio veterinario di Lecce si sono messi subito in moto per capire cosa fosse accaduto.
Al momento, non si è ancora capito di quale specie di meduse si tratta e le cause della loro morte saranno a cura dell’Università del Salento.
Il docente ordinario di zoologia e direttore del Museo di Biologia Marina di Porto Cesareo, Stefano Piraino, ha così commentato la notizia.
“Il riscaldamento globale sta interferendo con il normale ciclo della vita delle meduse in quanto l’aumento di temperature dei mari porta ad un allungamento del periodo riproduttivo delle meduse.Le mareggiate ed il maltempo di questi giorni hanno portato troppo a riva le larve, costringendole ad una morte certa sulla spiaggia”
Nel tratto pugliese interessato, il sindaco di Porto Cesareo, Silvia Tarantino, ha invitato i cittadini a non bagnarsi nelle acque limitrofe e non camminare scalzi sulla riva.
Fra qualche giorno la spiaggia verrà liberata da queste meduse per dare spazio ai bagnanti di riprendere le loro attività.
Intanto, si stanno svolgendo delle analisi per capire quali sono state le cause che hanno portato tutte queste meduse sulle rive del Salento.
Nei giorni scorsi, nella marina di Sant’Isidoro, sempre in Puglia e sempre nel territorio salentino, c’è stata un’invasione di mosche che ha messo in fuga tutti i villeggiatori.
Si presume, che in Salento, l’estate sia più complicata del previsto e non per via delle alte temperature, ma per le creature che potrebbero presentarsi.