Invasione meduse nel Mediterraneo: allarme pesca e turismo

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Invasione di meduse nel Mar Mediterraneo: anche quest’anno si ripete l’increscioso fenomeno ed è allarme per l’ambiente con gravi rischi previsti a danno di pesca e turismo.

Il fenomeno si ripete da circa sei-sette anni: le meduse mostrano un progressivo aumento nelle ultime estati e oggi si fanno i conti con i rischi per pesca e turismo.

Infatti anche in questa bollente estate 2010, già a partire dalla scorsa primavera, era stato lanciato l’allarme dopo l’invasione di meduse in Sardegna, ma anche luoghi come la Sicilia e diverse località delle coste tirrene sono stati colpiti.

Nonostante il primato rimanga ai 10milioni di meduse di Jellyfish Lake nelle Filippine, il fenomeno è imponente. Le meduse sono in costante aumento da 7 anni, la crescita non sembra accennare a diminuire: i più colpiti Mar Ligure e Tirreno.

Ferdinando Boero, del dipartimento di biologia marina presso l’Universita’ del Salento, ha lanciato la campagna ‘Occhio alla medusa’, un progetto cui è possibile partecipare inviando segnalazioni in modo da contribuire alla mappatura di questi animali nel Mediterraneo.

‘Sono 6-7 anni che le meduse continuano a aumentare e contemporaneamente cresce anche la diversità biologica. Ogni estate, a causa del riscaldamento globale le meduse trovano condizioni climatiche migliori e nonostante possano sopravvivere a quasi qualsiasi temperatura, un’ondata di calore potrebbe fungere da amplificatore, in particolare per la specie tropicale’ ha spiegato Boero, il quale ha continuato dicendo: ‘L’espansione di meduse ha una correlazione nella diminuzione dei pesci per la sovrapesca e per la perdita di spazio ecologico’.

Attualmente l’invasione di meduse nel Mediterraneo è amplificata da un incrocio di correnti tra Tirreno, Liguria e Toscana, che hanno portato a sciami di Velella e l’arrivo della Pelagia, comparsa a mucchi nel Tirreno meridionale.

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