In una grotta hanno recuperato un dettaglio di 3000 anni fa: quello che rivela stupisce

Quello che è stato trovato in una grotta lascia senza parole in molte. Si tratta di un dettaglio che risale a 3000 anni fa.

Esploratori in una grotta
Esploratori in una grotta – viaggi.nanopress.it

Ogni giorno avvengono delle scoperte che sorprendono i ricercatori e anche in questo caso è stato così. Ciò che emerge dal ritrovamento è davvero sorprendente se associato a circa 3000 anni fa. Per scoprirne di più non ti resta che leggere e lasciarti sorprendere da questa incredibile scoperta fatta in una grotta.

In una grotta si scopre un consumo degli europei di 3000 anni fa

Quello che è stato scoperto sono stati dei capelli umani. Siamo in un grotta ma non una qualsiasi. Si tratta di una grotta funeraria risalente all’età del bronzo in una delle Isole Baleari, Minorca. All’epoca, 3000 anni fa, qui vivevano gli indigeni europei e i capelli ritrovati sono stati analizzati.

Lo studio firmato da una serie di ricercatori è stato riportato da una rivista scientifica, Scientifics reports. È la prima volta che risultano tracce di droghe sull’organismo e in questo caso sui capelli. Mai in un contesto archeologico europeo era successo qualcosa del genere.

capelli ritrovati in una grotta
I capelli ritrovati – viaggi.nanopress.it

L’unica volta che era stato trovato tracce di sostanze simili è stato in Italia ma in un contenitore e per questo non era stato possibile dimostrare che c’era una correlazione tra il ritrovamento e l’epoca storica. Ora però la cosa è certa attraverso l’analisi del contenuto di alcaloidi.

Non è stato però possibile individuare il sesso dell’organismo da cui provenivano i capelli. Il motivo è semplice ed è che erano tagliati e non avevano il bulbo pilifero. Inoltre il risultato delle analisi riportano che la somministrazione di queste sostanze psicoattive è avvenuta per molto tempo e quindi non associabile ad una cura per malattia.

Provenienza delle droghe utilizzate 3000 anni fa

Si tratta di droga o sostanze psicoattive di origine vegetale. Gli autori dello studio hanno spiegato che la flora di Minorca comprende infatti delle specie che contengono psicoattivi come ad esempio la Mandragora automnalis. Questa infatti contiene derivati del tropano atropina e di un’altra sostanza.

Questa sostanza citata e tutte le altre creano degli effetti sul sistema nervoso ed agiscono come delle droghe con la differenza che sono semplicemente vegetali. Alcune sostanze più che allucinogene inducono il delirio e la confusione mentale. Infatti l’utilizzo di queste porta a sensazioni di alterazioni della pelle.

analisi delle droghe
analisi delle droghe – viaggi.nanopress.it

La presenza di queste sostanze nei capelli quindi potrebbe essere dovuta al consumo frequente di alcune piante. Solitamente però queste piante erano utilizzate come medicinali per curare malattie oppure erano usate nei riti funebri eseguiti da sciamani. Ma conferme sono arrivate anche per i contenitori di legno ritrovati.

Infatti all’interno di questi contenitori c’erano proprio le ciocche di capelli. Sui coperchi di questi contenitori venivano raffigurati dei cerchi concentrici e potrebbe essere una metofora di una visione alterata. Per gli studiosi questi contenitori con i capelli racchiudevano una tradizione molto antica.

Impostazioni privacy