In Italia ci sono molti borghi abbandonati, a volte, però, alcuni di questi vedono ritornare le persone che ci erano nate.
Tra i tanti borghi italiani abbandonati ce ne sono alcuni che hanno visto le persone nate lì ritornare dopo una vita intera passata in città. È il caso del settantottenne romagnolo Vittorino Giorgi. E’ tornato dopo tantissimi anni nel suo borgo natìo, a Libiano in provincia di Rimini.
Un piccolo borgo della Romagna completamente abbandonato e abitato soltanto da Vittorino. Oggi ha 78 anni e, anche se a volte la solitudine si fa sentire, ha deciso di rimanere fino alla fine. È una storia molto particolare, ma, in realtà, non l’unica.
C’è infatti chi decide, dopo una vita passata in città, di ritornare nel paese in cui è nato per vivere il periodo della pensione. Vittorino sentiva il bisogno di ritornare alla vita semplice della campagna dove ancora si sentono odori e rumori che “in città uno si sogna”.
Vivere nella pace e nella tranquillità
Dopo tantissimi anni passati in Lombardia, ad Abbiategrasso a lavorare nel settore della meccanica agricola, Vittorino ha deciso che era il momento di ritornare alla tranquillità della campagna. La pace qui, infatti, è la normalità.
Così come la sicurezza, tanto che Vittorino dorme con la porta e la finestra aperta. Vive in questo piccolo borgo oramai da vent’anni. Si era trasferito per la pensione con la moglie, che, però, ha perso qualche anno fa.
Ora vive in solitudine. Non gli manca nulla, il bosco offre molto di quello di cui ha bisogno. Passa le giornate a passeggio nella natura. Qualche volta scende al paese più vicino camminando, o in macchina, per 3 chilometri all’andata e 3 al ritorno.
Ha una figlia che abita poco lontano da Libiano e, per quanto gli chieda di andare a vivere con lei, Vittorino ha deciso che rimarrà qui. Una volta il paese era abitato da più di 300 persone. Con il tempo si è spopolato fino a rimanere abbandonato.
Il borgo è immerso in una natura incontaminata che detta il ritmo alle sue giornate. Durante l’estate Vittorino riesce a dormire anche all’aperto senza avere alcun timore verso i lupi o altri animali selvatici.
Feste di paese
E, nonostante la pace e la tranquillità, a volte si sente solo. La solitudine si presenta soprattutto dopo il tramonto. I ricordi sono ancora vivi e Vittorino ne parla sempre volentieri. Come le festa famose che si svolgevano in onore di San Bartolomeo.
Nel mese di settembre c’era la Festa del Fico, un frutto che cresceva indisturbato nelle tante terre coltivate. E, poi, la Festa della Chiesa. Momenti di divertimento e di serenità per gli abitanti, ma che non si celebrano più dal 1965.