In Italia c’è un borgo particolare, è all’interno di una roccia: in questa regione

Un borgo all’interno di una roccia, ci credereste? Si trova in una splendida regione italiana. Scopriamo insieme quale.

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Il borgo fermo nel tempo – viaggi.nanopress.it

L’Italia è un paese meraviglioso e dirlo sembra quasi un luogo comune. Eppure ci riserva continue sorprese e non finiamo mai di scoprirne angoli diversi e particolarissimi. Se vi dicessimo che esiste un borgo incastonato dentro una grotta, che direste? Sembra assurdo eppure è così. Un luogo bellissimo e certamente da visitare, anche in questo periodo. Dove si trova?

Un borgo all’interno di una roccia, ecco dove si trova

Un antico insediamento preistorico che però conserva ancora intatte alcune caratteristiche che hanno contribuito a renderlo così speciale. Una delle meraviglie della nostra bella Italia, ideale per una bella gita anche in famiglia.

Vi servirà per riempirvi gli occhi di bellezza, qualcosa che in questo periodo sembra essere davvero necessaria per molti di noi. Per visitare questo borgo all’interno di una roccia dovremo andare nella bella Sicilia. Già di per sé terra dalle origini e tradizioni antichissime.

Recandoci in provincia di Trapani e precisamente inserito all’interno della gola di due montagne, si trova il grazioso e suggestivo borgo Grotta Mangiapane. Si trova in località Custonaci. Raggiungerlo è molto semplice, è sufficiente percorrere la strada che collega il Monte Bufara a Castellamare, verso la località denominata Custonaci. Sicuramente una delle tappe immancabili se avete deciso di visitare questa porzione di Sicilia.

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Borgo all’interno di una roccia – viaggi.nanopress.it

Ad essere del tutto precisi, Mangiapane fanno parte dell’antico insediamento preistorico di le Grotte di Scurati, un pregevole geosito speleologico, noto anche come Grotte degli Uffizi. Dentro si trova un piccolissimo agglomerato di case, edificate nel 1819 ed abitate fino alla prima metà del 1900.

Un sito che ha attirato l’attenzione di diversi studiosi, tra speleologi ed archeologi. Il primo ad interessarsene fu Guido Dalla Rosa nel 1870 e successivamente Raymond Vaufrey nel 1925. In entrambe le ricerche vennero rintracciate tracce di presenza umana collocabili nel periodo del Paleolitico Superiore. Negli anni sono poi stati fatti ulteriori scavi anche dalla Soprintendenza di Trapani.

Le Grotte di Scurati sono in tutto nove grotte, tra le quali la Grotta Mangiapane è certamente la più celebre. Le altre sono Grotta Rumena, Grotta Buffa, Grotta del Crocifisso. E ancora Grotta della Clava, della Maria Santissima, Grotta Miceli, Grotta abisso del Purgatorio e Grotta Cufuni.

La grotta Mangiapane, un borgo fermo nel tempo

A rendere più celebre tra le altre la Grotta Mangiapane sono innanzitutto le dimensioni. Raggiunge i 70 metri di altezza ed è larga 13. Ha una profondità di 50 metri. Il nome lo deve alla omonima famiglia che la possedeva. Nel 2004 gli esperti sono riusciti a stabilire che vivessero qui popolazioni del Neolitico. Una ipotesi diventata certezza quando sono state rinvenute antiche ceramiche.

C’è poi anche una seconda grotta, chiamata Mangiapane II, dove Vaufrey rinvenne i resti di un focolare con altre ceramiche, queste collocabili all’Età del Bronzo e alla fine del Paleolitico. Attualmente questi reperti si trovano nel Museo Salinas di Palermo.

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Antichi utensili nelle abitazioni – viaggi.nanopress.it

In quanto ad importanza le è seconda solo la Grotta Rumena, anch’essa esplorata da Vaufrey. Qui dentro sono stati rinvenuti invece diversi selci. Ha una particolarissima forma che ricorda un forno, ma è più piccola della Mangiapane. Larga 3 metri e profonda 13, pare che venne spesso visitata dai Saraceni e dal 2015 è riconosciuta geosito speleologico di rilevanza mondiale.

Tornando alla Grotta Mangiapane, la famiglia che le dona il nome visse qui fino ai primi anni 50. Una famiglia che si sostentava grazie all’agricoltura e alla pesca. E adesso all’interno tutto è rimasto come un tempo. Troverete infatti le antiche casette che negli anni sono state minuziosamente ristrutturate da un gruppo di cittadini, per volere di un unico discendente dei Mangiapane ancora in vita.

Visitare il borgo all’interno di una roccia

L’effetto della visita è incredibilmente suggestivo, perché il borgo appare come cristallizzato nel tempo. Sembra essere tutto rimasto come se fosse ancora oggi abitato.  Il tutto è conservato come in ideale e grazioso museo a cielo aperto. Nella visita osserverete magazzini, antiche case, stalle, un antico forno ed anche una cappella.

Proprio per la particolarità di questo luogo incredibile, dal lontano 1983 si svolge qui un caratteristico Presepe Vivente. Si chiama “Presepe vivente di Custonaci – La Natività e i Mestieri Tradizionali”. Una manifestazione molto sentita a livello locale, perché omaggia antiche tradizioni contadine. Inoltre è un’occasione che permette di coinvolgere diversi cittadini, vi basti pensare che portarlo a termine ogni anno vi lavorano 160 persone.

Dal 2006 inoltre questo evento si fregia anche del riconoscimento del Registro Eredità Immateriali della Sicilia. Visitare la Grotta Mangiapane ed ovviamente anche le altre che fanno parte del complesso è ovviamente possibile. Si trova nelle vicinanze della Riserva Naturale di Monte Cofano e si può arrivare in automobile in circa 20 minuti partendo da San Vito Lo Capo.

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Ingresso all’interno della roccia – viaggi.nanopress.it

Non c’è purtroppo un collegamento tramite mezzi pubblici, ma spesso la visita potrebbe rientrare tra le tappe di diverse escursioni guidate che partono o da Palermo o meglio ancora da Trapani. L’accesso alle Grotte è gratuito, ma potrete lasciare un’offerta libera. Si potrà entrare liberamente da aprile a novembre dalle ore 10:00 alle ore 19:00. Per tutte le informazioni potrete però consultare il sito della Pro Loco di Custonaci.

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