Questo tempio è uno dei più belli e suggestivi d’Italia, e ogni anno attira una grande mole di turisti e visitatori provenienti da ogni parte. Si trova proprio in questo paese delle Marche.
Ci sono luoghi nel mondo dove tutto sembra essere stato creato da Madre Natura secondo schemi ben precisi. Posti talmente belli che, seppur privi di qualsiasi altro elemento che non sia naturale, appaiono incredibilmente perfetti. Ogni intervento da parte dell’uomo non farebbe altro che rovinare la loro bellezza.
Ci sono poi, invece, altri luoghi dove l’uomo e la natura sembrano addirittura collaborare nella creazione di atmosfere così suggestive e particolari da portare indietro nel tempo. Questo è il caso di uno dei templi più affascinanti d’Italia.
Il Tempio del Valadier, un’opera straordinaria in stile neoclassico
Nelle Marche, a Genga, si trova un’architettura incantevole incastonata in uno splendido contesto naturalistico che sembra nato apposta per fare da sfondo alla sua bellezza.
Siamo nel Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi e qui, all’interno una delle grotte scavate nella roccia si trova una costruzione in stile neoclassico circondata dal silenzio e da un’atmosfera incantata.
Parliamo del Tempio di Valadier, un imponente edificio dall’aria quasi mistica oggi una delle attrazioni più visitate della regione.
A volere la costruzione di questa opera dalla pianta ottagonale fu Papa Leone XII più di due secoli fa. Nel 1817 il Papa ordinò infatti che venisse edificato un nuovo luogo di culto e il progetto fu affidato all’architetto Giuseppe Valadier.
L’opera fu completa solo nel 1828: un meraviglioso tempio neoclassico a pianta ottagonale, sormontato da una cupola che sembra toccare la roccia.
Dall’anno della sua apertura in poi, il tempio diede rifugio ai pellegrini che qui vedevano l’ultima tappa del loro viaggio alla ricerca del perdono per i propri peccati (non a caso la grotta nella quale si trova il tempio è detta anche rifugio dei peccatori).
Nel corso del X secolo, inoltre, fu anche riparo dei molti abitanti della zona in fuga dalle invasioni ungheresi.
Oggi il Tempio del Valadier è una delle mete italiane più visitate e suggestive, e fa parte della lista dei beni tutelati dal FAI.
Come visitarlo
Per visitare il Tempio del Valadier basta recarsi all’ingresso delle Grotte di Frasassi nei pressi del quale ha inizio il sentiero di circa un chilometro.
Il percorso è percorribile da chiunque in circa un’ora e mezza di cammino ed è totalmente immerso nella natura. Per tutta la camminata tutt’intorno non ci sarà altro che un paesaggio naturale incantevole dove a dominare è il silenzio, interrotto solo dallo scrosciare delle acque del vicino fiume Sentino.
Un portale in mattoni, alla fine del percorso, segnalerà la vicinanza al tempio che si troverà all’interno di una cavità nella roccia.
Gli interni del tempio sono visitabili gratuitamente. Qui si trova un altare centrale sopra il quale è posizionata una copia della statua della Madonna col Bambino di Canova. L’opera originale, infatti, si trova tra le sale del Museo d’Arte Sacra di Genga.
Il tempio si può visitare tutto l’anno, ma uno dei momenti più magici è durante il periodo natalizio. All’interno della cavità, infatti, viene allestito dal 1981 in occasione del Natale il presepe vivente più grande al mondo.
Più di 300 figuranti prendono parte alla manifestazione, voluta e organizzata dagli stessi abitanti di Genga, che si snoda lungo tutto il sentiero che porta fino al tempio.
Accanto al tempio si trova poi anche l’Eremo di Santa Maria Infra Saxa del 1029, dove un tempo vivevano le monache benedettine. Anche l’eremo è visitabile tutti i giorni e gratuitamente.