Cartello contro chi bestemmia: ecco la simpatica idea di un bar che prevede una multa per chi bestemmia nel locale.
Sembra uno scenario di un film ma invece si tratta della realtà. Ci troviamo a Castello di Godego, in Via Marconi.
Qui, nel Bar Sport i due gestori Daniele e Michela hanno preso una decisione davvero curiosa e che ora sta facendo il giro dell’Italia. Un’idea che penalizza chi bestemmia all’interno del loro locale.
Ma andiamo a scoprire di più su questa simpatica vicenda e in che cosa consiste.
Il cartello contro chi bestemmia
Il Bar Sport di Castello di Godego, in provincia di Treviso, è un locale molto frequentato, e la sua clientela è piuttosto variegata, andando dagli adulti ai giovanissimi, passando per i giovani.
E proprio in questi giorni, questo bar è diventato teatro di una iniziativa che ha già fatto il giro dell’Italia. I proprietari Daniele e Michela infatti, hanno posizionato proprio in questi giorni all’interno del bar un cartello che sanziona le bestemmie e sotto, un barattolo di vetro destinato a raccogliere i soldi derivanti da queste multe.
Il simpatico cartello, che sta facendo davvero il giro del Paese, recita: “1 bestemmia 1 euro, 3 bestemmie 2,5 euro, bestemmia d’autore 5 euro”. Un’iniziativa unica e che sembra davvero funzionare, visto che si intravedono già le prime monete all’interno del barattolo.
Nessun obbligo ovviamente per i clienti del bar, che però hanno deciso di accettare di buon grado la decisione di multare chi utilizza un linguaggio poco consono all’interno del bar.
La nascita di questa iniziativa
Ma da dove nasce l’idea di creare queste sanzioni? Daniele e Michela spiegano che in realtà, l’idea non è stata loro, ma della figlia Camilla.
Un’idea venuta al rientro dalle ferie, quando due clienti stavano bestemmiando mentre parlavano accanto a un bambino che si trovava anch’esso al bar con la mamma. Camilla spiega che questa iniziativa non è dettata da fattori religiosi, ma piuttosto per una questione di educazione.
Il Bar Sport infatti, è un locale frequentato da adulti, ma anche da tanti ragazzi e bambini, e questa idea è nata per tutelare proprio i clienti più giovani, e non sottoporli a inutili bestemmie.
Paradossalmente, l’idea è stata accettata subito da tutti i clienti, che da soli “pagano la multa” inserendo le monete all’interno del barattolo nel momento dell’errore, o addirittura prima, in via del tutto preventiva.
Una situazione che è diventata anche un modo per strappare qualche risata a tutti, e cercare di ricordare di mantenere toni più adatti ad un contesto pubblico.
Ma a cosa sono destinati i soldi raccolti dalle sanzioni? Sempre Camilla spiega di avere le idee molto chiare, e che una volta riempito il barattolo l’incasso sarà devoluto completamente in beneficenza.
Un’iniziativa quindi generosa, e che magari sarà di esempio per altri locali che potrebbero adottare la stessa idea di Camilla e evitare che nei luoghi pubblichi si usi un linguaggio poco adatto.
