Il posto che fa da sfondo alla Gioconda non è Firenze, ma è questo bellissimo borgo

Fa da sfondo alla Gioconda, sì ma dove si trova? Il luogo che sembra Firenze, secondo gli esperti sarebbe un altro borgo. Se non sapete dove è geograficamente, eccolo rivelato.

Borgo che fa da sfondo alla Gioconda
Borgo che fa da sfondo alla Gioconda – viaggi.nanopress.it

La Gioconda è un’icona dell’arte rinascimentale e continua ad influenzare e affascinare gli artisti e gli spettatori di tutto il mondo. Soprattutto a distanza di così tanti anni, continua a far interrogare gli esperti. Merito del suo enigmatico sorriso, dell’uso magistrale della tecnica di Leonardo.

Insomma, tutte caratteristiche che rendono quest’opera un capolavoro senza tempo. Un quesito particolarmente ricorrente è dove si trovi il luogo incantevole che si nota alle spalle della Monna Lisa. Forse alcuni esperti hanno la risposta.

Fa da sfondo alla Gioconda, ma non è Firenze, ecco dove ci troviamo

Conosciuta anche con il nome di Monna Lisa, questo dipinto immortale è certamente uno uno dei più celebri al mondo. Il capolavoro indiscusso del nostro amatissimo Leonardo da Vinci e risale al XVI secolo. Attualmente come sapete si trova esposto nel Museo del Louvre a Parigi. E ogni anno attira milioni di visitatori da tutto il mondo che vogliono osservare da vicino un’opera tanto enigmatica.

L’identità della donna ritratta è il principale mistero. Forse Lisa Gherardini, una donna fiorentina di nobili origini. Altri sostengono si tratti della madre di Leonardo, la misteriosa Caterina. Una curiosa teoria vorrebbe si trattasse di un autoritratto dello stesso autore sotto spoglie femminile.

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Fa da sfondo alla Gioconda – viaggi.nanopress.it

In ogni modo il quadro raffigura questa donna a tre quarti, voltata verso lo spettatore con un leggero sorriso enigmatico sul volto. Sorriso che l’ha resa celebre. Il dipinto è famoso soprattutto per l’uso abile della tecnica dello sfumato, che dà all’opera un aspetto morbido.

Il paesaggio che fa da sfondo al ritratto è oggetto di dibattito tra gli storici dell’arte, praticamente da sempre. Al riguardo gli esperti si sono sempre divisi in più correnti di pensiero. Taluni lo indicavano come Firenze. Altri propendevano invece per una combinazione di elementi reali e fantastici.

Alcuni studiosi ancora hanno suggerito che potesse trattarsi di un paesaggio frutto della fantasia dell’artista. Un’immagine rappresentazione reale di qualcosa di non esistente. Una ricerca invece pare in grado di svelarne finalmente l’identità. Un luogo italiano in provincia di Piacenza, l’incantevole Bobbio!

Bobbio, il borgo incantevole che ha ispirato Leonardo da Vinci

Secondo gli esperti dunque, Bobbio fa da sfondo alla Gioconda. Una rappresentazione del borgo come sarebbe apparso a Leonardo dal Castello Malaspina.

A farsi portavoce di questa scoperta molto interessante è Carla Gori, che da anni si dichiarava convinta di questa identificazione. Uno studio il suo, coadiuvato da alcuni scienziati che sono riusciti a confermare che effettivamente Leonardo agli inizi del 1500 si trovasse proprio in questa località.

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la gioconda – viaggi.nanopress.it

A fare eco alla scoperta della dottoressa Gori sono alcuni esperti dell’Università di Genova e del Museo di Storia Naturale di Piacenza. Il risultato di queste indagini ci racconta che questa area era considerata di grande interesse geologico per Leonardo. Come sappiamo Da Vinci si dedicò tutta la vita a diverse branche di studio e non solo alla pittura.

E durante le sue ricerche, evidentemente Bobbio deve averlo ispirato nel creare lo sfondo per il suo capolavoro più amato. I risultati di questo studio sul dipinto sono stati anche condivisi su una rivista specializzata di geologia.

Sembra inoltre che il tempo trascorso qui, abbia permesso a Leonardo di raccogliere e poi coltivare nella sua vigna di Milano la malvasia di candia aromatica. Un erba che si trova appunto nei dintorni della zona di Bobbio.

Alla scoperta del luogo che fa da sfondo alla Gioconda

Bobbio è un affascinante borgo situato nella regione dell’Emilia-Romagna. Circondato da una meravigliosa cornice naturale caratterizzata da colline, boschi e corsi d’acqua.

Ha una storia antica che risale all’epoca romana. Tuttavia, il suo periodo di massimo splendore fu nel VI secolo. Un gioiello nascosto nel cuore dell’Emilia-Romagna, che combina storia, bellezze naturali e tradizioni culinarie.

Il centro storico della cittadina è un incantevole labirinto di stradine acciottolate, case in pietra e angoli pittoreschi. Passeggiare per le sue vie è un’esperienza affascinante, che permette di immergersi completamente nell’atmosfera medievale del borgo.

Oltre alle sue bellezze architettoniche, Bobbio offre anche la possibilità di godere della natura circostante. I suoi paesaggi piacentini che devono aver incantato anche Leonardo. Simbolo della cittadina è il Ponte Vecchio, noto anche come Ponte Gobbo. Un ponte costruito in pietra che passa sopra il fiume Trebbia. Costituito di 11 arcate irregolari, si trova vicino al Santuario di Santa Maria in Monte Penice.

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Bobbio – viaggi.nanopress.it

Altrettanto importante è Labbazia di San Colombano. Conosciuto in tutta Europa come uno dei più importanti centri monastici, fu fondato dal santo omonimo nel 614. Diventò poi abbazia benedettina nel IX secolo. Rappresenta una tappa obbligata durante una visita a questo borgo.

La struttura si compone di più edifici. La Basilica e la Piazza, il chiostro interno che ospita il Museo della Citta e i giardini interni. E ancora il Museo dell’Abbazia, il porticato con il giardino di Piazza Santa Fara, ed anche un ex chiesa delle Grazie. Tutto intorno si trovano  vari edifici privati ed un ostello.

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