A lanciare l’allarme è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: il polo Nord magnetico si sta spostando troppo velocemente. Ecco per quale motivo.
Una notizia che possiamo definire allarmante, oggetto di un recente studio da parte dell’Ingv e pubblicata sul Journal of Geophysical Research. Il polo Nord del campo magnetico terrestre si sta spostando più velocemente del solito. Mentre il polo geografico ha una posizione fissa, quello magnetico cambia col passare del tempo. Questa volta però sembra che i suoi spostamenti siano molto al di sopra di quella che è ritenuta la media.
Le osservazioni dei satelliti
Il cambiamento è stato osservato attraverso il monitoraggio dei satelliti Swarm dell’Agenzia Spaziale Europea. I rilevamenti degli Swarm determinano non solo la posizione aggiornata in tempo reale dei poli, ma analizzano anche quella che è la loro dinamica nel tempo.
Questo tipo di misurazioni vengono effettuate dalla metà degli anni sessanta. La terra è un enorme magnete il cui campo varia in base ad alcune condizioni. Si è reso quindi necessario misurarne le variazioni in modo anche da poter prevedere quelle future. Questo aggiornamento solitamente viene effettuato ogni cinque anni.
Il polo Nord magnetico si sta spostando troppo velocemente
Da quando la misurazione è stata effettuata per la prima volta nel 1830, il polo Nord Magnetico ha compiuto un viaggio di 2.250 chilometri, aumentando man mano la sua velocità da 15 a 50/60 km all’anno.
Polo Nord e Polo Sud
Domenico di Mauro, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha spiegato che il team di ricerca ha potuto determinare la posizione dei poli magnetici come se fossero state effettuate misurazioni raccolte a terra.
Gli scienziati hanno infatti utilizzato per le misurazioni procedure ed algoritmi che proiettano sulla superficie terrestre i dati raccolti in quota. Si tratterebbe di un tipo di misurazione utilizzata per la prima volta da quando sono iniziate le esplorazioni della Terra dallo spazio.
Le osservazioni rilevano che il polo Nord si sposta verso la Siberia con una velocità che va dai 37 chilometri ai 72 l’anno. In pratica si muoverebbe otto volte più velocemente del polo Sud, che si sta spostando più lentamente verso l’oceano aperto.
Cosa accadrà?
La dott.ssa Stefania Lepidi, ricercatrice dell’Ingv ha commentato:
“I poli magnetici corrispondono ai punti in cui il campo magnetico è esattamente verticale e si muovono in maniera imprevedibile”.
In molti si domandano naturalmente il perché il polo sia così erratico. Innanzitutto è importante capire che il nucleo esterno della Terra è composto per almeno un quinto da ferro allo stato liquido. Sono i suoi movimenti rotatori a generare le correnti elettriche che creano il campo magnetico terrestre e contestualmente a causarne le periodiche variazioni.
Monitorare questi spostamenti è molto importante per poter tenere sempre aggiornati i sistemi di navigazione. Non può esistere troppa differenza tra quelle che sono le previsioni ed il reale posizionamento, perché si rischierebbe ad esempio di mandare fuori rotta degli aerei.
Questi dati sono infatti inseriti nei sistemi di navigazione, ma non solo, anche nelle mappe online che consultiamo anche noi dai telefoni. Attualmente i ricercatori sono all’opera anche per individuare i motivi di tale accelerazione.
Una delle ipotesi sarebbe una nuova inversione dei poli. Negli anni è accaduto infatti che a causa di un indebolimento del campo magnetico, il polo nord si sia gradualmente spostato verso l’emisfero opposto. Contemporaneamente si è verificato uno slittamento di quello sud verso nord.
Una seconda ipotesi tenderebbe invece a considerare questo fenomeno come esclusivamente circoscritto a qualcosa di locale e non nel campo magnetico considerato per intero. Le misurazioni per ora non rilevano queste anomalie in altre zone del globo.