Tra le regioni della zona settentrionale d’Italia, ce n’é una più a nord di tutte e che è immersa nel bellissimo paesaggio delle Dolomiti.
La regione più a nord della parte settentrionale dell’Italia è l’Alto Adige. Una regione incastonata tra le Dolomiti e punto d’incontro tra diversi contrasti culturali. Chi vive qui, infatti, parla scorrevolmente l’italiano, il ladino e il tedesco.
Qui le tradizioni sono molto radicate e sono un perfetto connubio tra passato e presente. Una regione ricca di natura che conquista tutti coloro che la visitano. Una delle mete preferite per chi ama gli sport invernali. Perfetto luogo sia per le vacanze sia estive che invernali.
È una regione quasi completamente montuosa fatta eccezione della Valle dell’Adige e della Valle dei Laghi. E questa bellissima regione ospita il paese conosciuto come quello che si trova più a nord d’Italia: il paese di Predoi.
Predoi
Un piccolo municipio che conta, infatti, solo 515 abitanti ed è l’unico in Italia sopra il 47º parallelo. Situato nella Valle Aurina a 1475 metri sul livello del mare subito sotto la vetta d’Italia. La sua storia è strettamente connessa con la miniera di rame e con i passi che la collegano all’Austria.
Usati ancora oggi da quei contadini che hanno le loro malghe al di là del confine. Nei primi anni del ‘900, oltre per la miniera, Il luogo divenne famoso grazie alle donne del paese che creavano merletti e pizzi al tombolo.
La vallata si chiude con la famosa Chiesa di Santo Spirito. È l’edificio religioso più vecchio di tutta la Valle Aurina. La data di costruzione risale più o meno nel 1455. E fu benedetta da Nicolò Cusano, vescovo di Bressanone.
Molti minatori si recavano in questa chiesa per pregare quando attraversavano il Passo dei Tauri per raggiungere Salisburgo. All’interno della Chiesa è possibile ammirare il Crocefisso con il Cristo trafitto da colpi di fucile. Anticamente si trovava sul sentiero che porta al Passo dei Tauri.
Leggenda
Si racconta che un cacciatore, mentre si recava nel Tirolo per partecipare a una gara di tiro, sparò sul Cristo per provare la sua mira e lo centrò. Partecipò alla gara e la vinse e sulla via del ritorno il cacciatore trovò la morte in seguito all’aggressione di un toro.
L’incidente avvenne proprio sotto il crocifisso che il cacciatore aveva usato come bersaglio. Oltre al crocefisso si possono ammirare anche le statue di legno di Santo Osvaldo, Sant’Orsola, San Francesco, Sant’Andrea e Kilian.
E in passato fu meta di pellegrinaggio e di meditazione. La chiesa di Pedroi è dedicata al patrono del paese, San Valentino. E’ un edificio storico di notevole pregio. Venne costruita intorno al 1489 e, più tardi, venne ampliata.