Il mercato più grande d’Europa si trova in questa regione italiana dal 1835. Da sempre luogo d’incontro e approdo di migranti, è l’esempio più calzante di come la mescolanza di diverse culture non può che essere un arricchimento.
La globalizzazione, l’era di internet e degli acquisti online, degli e-commerce e dei siti web hanno di certo migliorato alcuni aspetti della nostra vita. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle l’importanza della digitalizzazione durante il periodo della pandemia da Covid-19 quando, impossibilitati a uscire di casa, abbiamo visto in internet e nei negozi online l’unica ancora di salvezza.
Eppure, se da una parte gli acquisti digitali sono senz’altro comodi, immediati e liberi da vincoli di orari d’apertura, nulla potrà mai sostituire la bellezza dei legami umani, dei profumi e delle voci che dominano tra le bancarelle di un vero mercato in piazza.
I mercati, l’anima delle città
I mercati rappresentano da sempre la vera anima, l’essenza più autentica di una località in qualsiasi parte del mondo si trovi. Basti pensare per esempio al mercato di Camden Town a Londra o alla Boqueria a Barcellona.
Ogni mercato racconta una storia unica che aspetta soltanto di essere ascoltata. Ogni bancarella mostra una faccia della città che la ospita che difficilmente può essere vista altrove.
In Italia non mancano di certo queste piccole realtà colorate e vivaci. Ce n’è sono parecchie in ogni località, da nord a sud, ma è in questa regione che si trova il mercato più grande non solo del Paese, ma di tutta Europa.
Il mercato più grande d’Europa: Porta Palazzo a Torino
Torino non è solo la città della Mole Antonelliana o del grande Museo Egizio. In questa città meravigliosa si trova infatti il mercato più grande d’Europa, a Piazza della Repubblica, sin dal 1835.
In quell’anno, nella piazza che prendeva allora il nome di Emanuele Filiberto, furono costruite le prime tettoie sotto le quali i venditori di prodotti ittici e alimentari proponevano la loro merce.
Oggi il mercato prende il nome di Porta Palazzo per la vicinanza a una delle antiche porte d’ingresso della città che un tempo collegava i sobborghi con Piazza delle Erbe.
Porta Palazzo rappresenta la parte più vivace e genuina di Torino, un luogo di ritrovo per i compaesani che giungono qui soprattutto la domenica mattina per scambiare quattro chiacchiere e stare in compagnia.
Un tempo questo era il primo punto d’arrivo per i tanti migranti di tutto il mondo che giungevano alla ricerca di fortuna. Ancora adesso qui ha sede una delle più grandi comunità marocchine di Torino e si trovano moltissimi negozi e ristoranti nei quali assaggiare per esempio prodotti e piatti della cucina araba.
Il mercato di Porta Palazzo sinonimo di mescolanza e integrazione
Fare un salto in questo caratteristico rione significa trovarsi a tu per tu con la vera essenza di Torino, fatta di una eccezionale e ben riuscita mescolanza di culture, tradizioni, sapori e lingue diverse che sono stati da sempre i benvenuti nel corso degli anni.
In questo angolo della città è impossibile sentirsi fuori posto. Qui si avrà anche la sensazione di trovarsi in diverse parti del mondo nello stesso momento e contemporaneamente grazie anche alla perfetta integrazione di persone delle più svariate culture.
Il mercato di Porta Palazzo di Torino non può quindi che essere preso d’esempio come simbolo per eccellenza di mescolanza e di diversità che arricchisce e non minaccia.