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Quanta creatività può nascondersi dietro una tavoletta di cioccolato? Parecchia, soprattutto se la tavoletta in questione in realtà è un blocco da 11 quintali di cioccolato fondente! Ad Eurochocolate 2010 anche quest’anno è stata riproposta la storica esibizione di sculture di cioccolato: un appuntamento goloso che ha attirato centinaia di persone, curiose di osservare gli artisti all’opera e magari di raccogliere qualche truciolo o frammento sfuggito agli artisti!
Sono considerate immancabili per la realizzazione del festival più cioccolatoso d’Italia: stiamo parlando delle sculture realizzate interamente in cioccolato. Non c’è che dire, all’Eurochocolate il motto è fare le cose in grande e, soprattutto, farle di cioccolato: dopo aver organizzato i Chocoflights per volare da Malpensa all’aeroporto di Perugia e una serie di sconti e promozioni per tutti i possessori della ChocoCard, ovvero la carta ufficiale dei servizi del festival, è arrivato anche il turno delle opere d’arte.
In occasione dell’anteprima del festival era stata realizzata una grande aquila di cioccolato dall’artista Emidio Sturba, mentre la prima domenica di Eurochocolate 2010 è stata interamente dedicata a questa manifestazione artistica per opere golose: 4 giovani artisti, tutti provenienti dall’Accademia di belle Arti di Perugia, si sono dati da fare intorno al tema di questa edizione di Eurochocolate, ovvero ‘Zip, viaggio lampo nel cioccolato’. Coordinati dal professor Massimo Arzilli, dell’Accademia di Belle Arti perugina, quattro ragazzi di provata esperienza hanno scolpito le proprie sculture partendo da blocchi di cioccolato da 11 quintali l’uno, ovvero un metro cubo di nero cacao, forniti dallo sponsor del festival Perugina: il centro storico della bellissima Perugia si è così trasformato in un vero e proprio laboratorio artistico. Strumenti del mestiere per estrarre dal cubo di cioccolato un’opera d’arte sono stati scalpelli e martelli: un vero e proprio invito per i golosi, visto che solitamente scalpellare qualcosa significa anche produrre una gran quantità di trucioli e pezzetti vari che, anzichè finire nel bidone della spazzatura, hanno fatto la gioia di grandi e piccini. Una delle opere realizzate, intitolata ‘Jaguar’, è stata dedicata al Paese ospite speciale, ovvero il Messico.