Il rischio di estinzione è più vicino che mai per questo cetaceo: è il più piccolo del mondo ed è in pericolo. Scopriamo insieme il perché.
Spesso sentiamo parlare di rischio estinzione in riferimento ad alcune specie di animali. Non è mai una notizia piacevole: l’estinzione di una specie significa la fine definitiva della sua presenza sul pianeta Terra. Le cause che portano all’estinzione possono essere diverse, ma la più determinante, negli ultimi anni, è quella delle attività umane. Le attività umane comprendono, ad esempio, il bracconaggio, la devastazione degli habitat, l’inquinamento e il conseguente cambiamento climatico.
Il cambiamento climatico è un fattore determinante: alcune specie di animali riescono a sopravvivere solo in un tipo specifico di clima, non resistendo anche alle più piccole variazioni. Un esempio lampante del rischio di estinzione a causa del cambiamento climatico è quello degli orsi polari, mammiferi destinati a scomparire dalla faccia della Terra a causa del riscaldamento globale. Lo scioglimento dei ghiacciai simboleggia la scomparsa del loro habitat naturale.
Gli abitanti del mondo marino non sono affatto esenti dal rischio di estinzione legato al cambiamento climatico e, dunque, alle attività umane nocive per l’ambiente. Di recente, infatti, è giunta notizia che il cetaceo più piccolo del mondo è vicino all’estinzione. Si tratta della vaquita (o focena); approfondiamo insieme la triste situazione.
Il cetaceo più piccolo al mondo sta per estinguersi
L’allerta estinzione giunge dall’International Whaling Commission, la commissione internazionale per la caccia alle balene. A forte rischio estinzione è proprio la vaquita, cetaceo più piccolo del mondo. La focena raggiunge a mala pena 1,30 m di lunghezza, ed è estremamente rara: al momento sono solo 9 gli esemplari in circolazione, e si crede fermamente che non ce ne siano altri. Questi piccoli cetacei, infatti, nuotano in una zona circoscritta senza mai spostarsi, ovvero nel golfo della California. Una situazione così tragica che l’IWC (International Whaling Commission) ha emesso l’allarme estinzione, un extinction alert, con lo scopo di mettere in guardia e sensibilizzare sui rischi sempre più concreti dell’estinzione definitiva di questa specie.
Solo nove esemplari di vaquita in vita, eppure è da più di trent’anni che tutti sono conoscenza del loro rischio di estinzione. La causa principale della scomparsa di quasi il 100% di questi cetacei è l’attività umana, in particolare l’uso illegale delle reti da posta: le focene si incastrano al loro interno fino alla morte. Nel 2017 erano circa 30 le focene, ma a causa delle reti, oggi sono 9. Fortunatamente c’è chi vuole agire a sostegno di questi cetacei: la marina messicana ha dato vita ad una zona monitorata di “zero tolleranza”, entro la quale ogni tipo di rete è severamente vietato. La speranza è che questa zona a tolleranza zero dia la possibilità alle vaquita di riprendersi totalmente e crescere nuovamente di numero.