Vi mostriamo un cammino sott’acqua – affascinante e meraviglioso – che esiste davvero. Scopriamo insieme dove si trova.
In Grecia esiste un cammino sott’acqua davvero incredibile ed affascinante, che attira l’attenzione di tanti turisti al mondo ogni anno. Questo incantevole posto, ad ogni modo, si trova sull’isola di Zante. Scopriamo, dunque, insieme la storia e qualche curiosità su questo incredibile posto, che sembra uscito da un sogno.
Il cammino sott’acqua, una vera meraviglia
Sull’isola di Zante, in Grecia, esiste un cammino sott’acqua davvero incredibile che affascina da sempre. Le costruzioni osservabili sul fondale marino al largo dell’isola greca di Zante non sono le rovine di un’antica città sommersa, bensì sono il risultato di un processo naturale indotto da batteri “mangiatori” di metano.
Quando – nel 2013 . i subacquei scoprirono strani rilievi sul fondale marino al largo dell’isola greca di Zante, pensarono subito che si trattasse dei resti di un’antica città sommersa. Tre anni dopo, il sito ha finalmente svelato i propri segreti.
Non si tratta, dunque, di una piccola Atlantide, bensì di un insieme di concrezioni, frutto di un processo del tutto naturale. L’essere umano – quindi – non è mai intervenuto nella creazione di tali curiose formazioni geometriche.
Nessuna traccia di vita umana passata
In effetti, possiamo solo meravigliarci della perfezione del lavoro della natura. Tali creazioni, infatti, sembrano molto simili alle rovine di antichi edifici. Vi sono, infatti, forme simili a basi di colonne o pavimenti lastricati. Durante l’esplorazione, i subacquei hanno individuato anche dei curiosi dischi scavati al centro, un po’ come delle ciambelle.
L’indagine, inoltre, non ha portato alla luce ceramiche, mosaici o altri elementi decorativi che possano essere rinvenuti tra le rovine di una città.
Gli scienziati, poi, hanno, poi, studiato le formazioni utilizzando diverse tecniche di analisi tra le quali possiamo annoverare microscopi, raggi X e geologia isotopica. I risultati, pubblicati sulla rivista Marine and Petroleum Geology, conferiscono una descrizione minuziosa del sito e una spiegazione della sua origine.
Batteri “mangiatori” di metano
Secondo la loro teoria, tali formazioni sarebbero il risultato naturale della decomposizione del metano. In altre parole, gli autori non sarebbero – quindi esseri umani – bensì una colonia di microrganismi che vivono nelle profondità marine. “Abbiamo studiato il sito che si trova a una profondità compresa tra 2 e 5 metri“, spiega il membro del team Julian Andrews.
“Abbiamo scoperto che dietro a ciò c’è un fenomeno geologico naturale”, afferma questo ricercatore dell’Università dell’East Anglia, in Inghilterra.
Il processo è relativamente semplice: il metano fuoriesce dalle faglie sottomarine per poi arrivare al livello degli strati sedimentari in cui vivono tanti batteri, i quali consumano il gas per produrre la propria energia, modificando – di conseguenza – la composizione dell’acqua.
Tale modifica chimica provoca la precipitazione dei minerali e la successiva formazione di dolomiti, che., poco a poco, si uniscono per formare queste incredibili concrezioni. “Sono stati, poi, esposti dall’erosione, tanto che ora sono presenti sul fondo del mare“, ha concluso Andrews.