Il borgo sul lago più bello si trova in Italia e, come se non bastasse, nei pressi dello specchio d’acqua più volte premiato come il più pulito e incantevole di tutto il Paese.
L’arrivo della primavera segna per molti l’inizio della stagione dei weekend fuori porta, delle scappatelle nelle principali città europee per staccare un po’ la spina dal lavoro e delle brevi vacanze in occasione dei ponti di Pasqua e Pasquetta e del 25 aprile e 1° maggio.
Non c’è infatti occasione migliore di questa per organizzare un piacevole e rilassante viaggio in attesa delle vacanze estive, ancora parecchio lontane.
La primavera è la stagione perfetta per godere appieno del risveglio della natura che in alcuni luoghi sembra arrivare più affascinante che mai.
Il borgo sul lago più bello d’Italia, dove si specchiano le Dolomiti del Brenta
Piccoli, incantevoli, quasi irreali. I borghetti sono quelle realtà capaci di affascinarci e, talvolta di catapultarci in un tempo antico.
Quando poi il loro asso nella manica è la posizione privilegiata che li colloca in un’area circondata dalla natura, la loro bellezza raggiunge picchi ancora più elevati. E a questo punto non ci sentiamo più come in un mondo lontano dal tempo, ma piuttosto come dentro a una favola.
Questa sensazione si prova anche a Molveno, un meraviglioso borgo del Trentino Alto Adige che sorge sulle sponde dell’omonimo lago.
Questo specchio d’acqua, uno dei più amati della regione, è talmente bello e limpido da essere stato premiato più volte da Legambiente e dal Touring Club Italiano. E non c’è da stupirsene vista la meraviglia delle sue acque dalle mille sfumature di blu e quasi trasparenti.
Visitare Molveno e il lago più bello d’Italia
Molveno è un caratteristico borgo di montagna dalle casette in pietra e in legno. Il suo fascino viene fuori in tutte le stagioni grazie alla bellezza dei paesaggi naturali tra i quali è incastonato.
Questo borgo infatti si trova a due passi dalle vette delle Dolomiti del Brenta, Patrimonio dell’Umanità, e dal lago di Molveno più volte dichiarato il più bello d’Italia.
Il suo territorio dà la possibilità di vivere esperienze uniche a stretto contatto con la natura.
Il giro attorno al lago
Una delle prime cose da fare in assoluto una volta qui è percorrere per intero il giro del lago. In qualunque stagione dell’anno, la passeggiata attorno allo specchio d’acqua saprà essere unica ed emozionante. Il percorso di circa 11 chilometri è piuttosto semplice e si completa in circa tre ore.
Durante la passeggiata, oltre a godere di scorci panoramici incantevoli, si raggiungono anche alcune attrazioni come la cascata nei pressi del Ponte Romano di Mezzolago del XIII secolo o la Baita ai Fortini di Napoleone.
Il ponte si trova sulla Strada dei Marocchi, un’antica via romana ripristinata solo nel 1265. I fortini invece, oggi ruderi, furono costruiti durante la Guerra di Successione spagnola contro i francesi. A queste tra il 1796 e il 1801 furono affiancate anche altre costruzioni per fronteggiare le invasioni napoleoniche.
Allungando di circa venti minuti la camminata attorno al lago si arriva infine nei pressi del lago di Nembia, un altro grazioso specchio d’acqua costellato da passerelle in legno che si snodano direttamente sull’acqua e da baite costruite nella roccia.
Il “balcone delle Dolomiti” che custodisce antiche tradizioni
La bellezza di Molveno va necessariamente ammirata anche dall’alto. Per riuscire nell’impresa basta raggiungere l’altopiano di Pradel, il balcone delle Dolomiti. Si tratta di un ampio altopiano caratterizzato da prati e boschi al quale si può arrivare prendendo la cabinovia panoramica che dal centro della città sale fino in cima a 1.367 metri sul livello del mare.
L’altopiano è anche il punto di partenza di moltissime escursioni trekking che da qui partono alla scoperta delle Dolomiti del Brenta.
Ma non solo natura. Molveno è anche un luogo dove è possibile riscoprire i vecchi mestieri. Qui si trova infatti l’antica Segheria Taialacqua, nella Val di Seghe.
L’appellativo della vallata non è un caso: si deve al fatto che in passato la zona era parecchio nota per la produzione del legname. Nel Cinquecento Molveno pullulava di segherie ad acqua le quali erano state proposte da don Taialacqua.
La segheria che porta il suo nome è una delle poche, se non l’unica, ancora esistenti e spesso viene messa in funzione e aperta al pubblico per far conoscere la sua storia ai visitatori.
