I voli verso Israele ritorneranno attivi, lo ha dichiarato la compagnia aerea irlandese Ryan Air, ma solo da due aeroporti italiani.
La compagnia aerea irlandese ha annunciato, attraverso un comunicato, la cancellazione dei voli per Tel Aviv, la capitale israeliana, dal 27 febbraio. Ora la compagnia ha dichiarato l’intenzione di riattivare la tratta da e per Israele, che però dovrà avvenire in modo graduale, dal nostro paese infatti sarà solo dagli aeroporti di Bari e Bergamo.
Nel comunicato stampa ufficiale si legge che Ryanair riprenderanno le operazioni di trasporto verso Tel Aviv a partire da lunedì 3 giugno. Una decisione presa dopo che l’aeroporto internazionale Ben Gurion ha deciso di riaprire il Terminal 1 a low cost.
La società con sede legale a Dublino, numero uno a livello europeo, ha fatto l’annuncio il 4 aprile dichiarando che comincerà a coprire anche 40 voli settimanali da e per mercati chiave come Cipro, Berlino, Atene, Bari, Milano, Malta, Budapest e Paphos.
Uno dei rappresentanti e portavoce di Ryanair ha dichiarato di essere entusiasta del fatto che l’aeroporto israeliano Ben Gurion riapra il Terminal 1. Questo permetterà agli aerei di riprendere le tratte andata e ritorno per la costa del mar Mediteranno agli inizi di giugno.
Voli ripristinati
La compagnia aveva già ripreso i voli, per poi sospenderli perché operativi solo dal Terminal 3. I costi erano troppo elevati e troppo lontani dagli standard del vettore in uso al terminal 1. Ryanair, di fatto, nei mesi scorsi era stata costretta dall’aeroporto internazionale di Tel Aviv, Ben Gurion, ad operare utilizzando il più costoso Terminal.
Aveva, di conseguenza, dovuto alzare di molto le tariffe per i passeggeri. Aveva, quindi, richiesto di applicare temporaneamente le tariffe concordate per i passeggeri del Terminal 1 fino all’effettiva riapertura dello stesso, ma la risposta alla richiesta era stata negativa.
Da qui la decisione di sospendere i voli a partire da martedì 27 febbraio, condizionata alla riapertura del Terminal low cost di Ben Gurion. Il CEO della compagnia di Dublino, Eddie Wilson aveva dichiarato di voler sostenere l’aeroporto israeliano con la ripresa dei voli.
Aveva aggiunto anche che non era possibile chiedere ai viaggiatori di spendere così tanto per l’acquisto di biglietti a causa della chiusura decisa dall’aeroporto sul Terminal low-cost. Queste tariffe non erano mai state concordate con la società irlandese.
Low cost
Questa, più volte, aveva chiesto all’aeroporto internazionale di comunicare una data di riapertura del Terminal interessato, per poter riattivare il servizio a basso costo, che tra l’altro ha anche aiutato a far crescere il turismo per Israele.
Dopo questo periodo travagliato la situazione è cambiata. Da Ben Gurion hanno dato comunicazione di riapertura del terminal low cost, di conseguenza Ryanair riparte per Israele, anche se solo con partenze da Bari e da Bergamo.