Borghi abitati da felini: ecco tutti i paesini italiani più o meno conosciuti ideali da visitare per gli amanti de gatti.
Se state pensando di progettare la vostra prossima gita fuori porta in uno dei tanti e bellissimi borghi del nostro Paese e in più siete amanti dei gatti, ecco per voi alcune idee davvero interessanti.
In giro per l’Italia infatti, ci sono dei borghi abitati da felini, graziosi paesini resi ancora più pittoreschi proprio per la presenza di questo animale amato da tanti. Il luogo ideale se volete passare una giornata tra viette e centri storici caratteristici, e rubare scatti unici con la presenza di questo felino.
Andiamo quindi a vedere quali sono questi paesini e perché sono ideali per tutti gli amanti dei gatti.
Borghi abitati da felini: ecco dove si trovano
Tra i borghi italiani più belli abitati da felini, troviamo Seborga, un piccolo paese a meno di 50 chilometri da Imperia.
Si tratta di un borgo che sorge sulle montagne liguri, e diventato conosciuto tra i turisti perché proprio qui c’è un Principato che rivendica la sua indipendenza. Nel 1079 infatti, questo Paese divenne Principato ma in seguito i monaci che lo possedevano lo vendettero ai Savoia, diventando così prima parte del Regno d’Italia e poi della Repubblica Italiana.
Gli abitanti però ancora contestano la correttezza di questa annessione, e si sentono parte di un Principato a tutti gli effetti; anche se non è riconosciuto infatti, qui c’è un principe ma anche una moneta diversa, “il luigino”.
A rendere ancora più particolare questo borgo poi, è proprio la presenza di tantissimi gatti, che troverete davvero ovunque. Basta pensare che qui vivono solo poco più di 300 abitanti, mentre sono presenti ben 3 colonie feline.
In Veneto invece, troviamo Malamocco, chiamata anche l’isola dei gatti. Si tratta di una località del comune di Venezia dove oltre ad esserci tantissimi gatti c’è anche un gattile che si occupa dei gatti della zona.
La storia di questo paese poi, è intrecciata con quella di questo animale, considerato da secoli un animale di pubblica utilità, perché allontanava i topi da case, magazzini e navi mercantili; addirittura, nel XII secolo, i gatti venivano imbarcati e registrati, utilizzati per proteggere le merci dai roditori.
Altri paesi in Italia abitati da molti gatti
Tra gli altri paesi italiani dove vive un’alta concentrazione di gatti, possiamo poi menzionare Pallosu, in Sardegna, un piccolo borgo in provincia di Oristano. Qui, ci sono letteralmente più gatti che persone, e l’Associazione Culturale Amici di Su Pallosu si prende cura di una colonia felina di circa 60 gatti.
Un altro borgo dove possiamo trovare più gatti che persone è il piccolo paese di Ciubiz, in provincia di Udine. Qui infatti, abitano solamente 5 persone, mentre i gatti sono ben 26.
In Piemonte invece, c’è un paese chiamato proprio il paese dei gatti, ma non tanto per il numero di mici presenti (che supera comunque quello degli abitanti). Si tratta di Brolo, una frazione di Nonio che si affaccia sul Lago d’Orta.
Secondo un’antica storia, il paese voleva distaccarsi da Nonio a livello parrocchiale, e chiesero alla Curia di Novara il permesso per costituire un’unità pastorale saldando i debiti con Nonio. La richiesta non fu accettata, ma anzi venne accolta con la frase ironica “Quando Brolo diventerà parrocchia il topo si metterà il mantello”.
Dopo 10 anni però, a Brolo venne finalmente accettata la richiesta e qualcuno recapitò a Nonio un topo con un mantello. Da quel giorno, questo paese è diventato il paese dei gatti, tanto che viene annunciato anche dai cartelli al suo ingresso.