Gli scienziati continuano a studiare i fenomeni che avvengono nello spazio e, tra tanti, ha destato curiosità uno strano bagliore notturno rilevato sulla superficie di Marte. Un fenomeno che gli esperti hanno deciso di studiare per cercare di stabilirne l’origine.
È un evento che avviene anche sulla Terra, ma che è risultato un fatto nuovo nell’emisfero notturno di Marte. In realtà gli esperti hanno verificato che si tratta di una manifestazione provocata dalla combinazione di due atomi di ossigeno quando superano l’altezza di circa 50 chilometri rispetto alla superficie del cosiddetto ‘pianeta rosso’.
Ricombinazione di atomi di ossigeno creati nel lato diurno
Una ricombinazione di atomi di ossigeno che vengono creati nel lato diurno di Marte e vengono poi trasportati nel lato notturno dai venti. Una scoperta sensazionale visto che rappresenta l’illuminazione del pianeta che fornisce dati importanti anche sulla densità dell’atmosfera oltre a convincere gli studiosi che possa trattarsi di una luce sufficiente a fornire luce sufficiente alla superficie del pianeta anche in vista di eventuali missioni spaziali alle quali partecipi anche equipaggio umano.
Ecco come ha origine questo bagliore
Le molecole di anidride carbonica esposte a radiazione solare ultravioletta sopra i 70 chilometri di altitudine si dividono in monossido di carbonio e atomi di ossigeno e questi ultimi vengono trasportati nell’emisfero notturno di Marte dove si ricombinano a un’altitudine compresa tra i 30 e i 50 chilometri ed emettono radiazioni infrarosse. In questi spostamenti sono in grado anche di raggiungere il lato notturno del ‘Pianeta rosso’ provocando quel bagliore, seppure non risulterebbe visibile dall’occhio umano.
Il bagliore non va confuso con l’aurora boreale
Gli studiosi sono stati attratti da questa luce in quanto rappresenta un elemento che fornisce dettagli sulla composizione, sulla dinamica e anche sulla densità dell’ossigeno presente nell’atmosfera di Marte. Seppure gli esperti si raccomandano di non confondere questo fenomeno con l’aurora che si presenta sia sulla Terra sia su Marte. Essendo le aurore, invece, un fenomeno che si verificano quando gli elettroni energetici provenienti dal Sole colpiscono l’alta atmosfera. Si tratta, pertanto del risultato della collisione tra particelle rilasciare dal Sole e particelle gassose rilasciate nell’atmosfera terrestre.
Il fenomeno si verifica anche sulla Terra
Nel caso, invece, del bagliore notturno appare più omogeneo, secondo gli scienziati sarebbe anche molto più luminoso dell’aurora boreale, e distribuito in una fascia dell’atmosfera precisa, questo dipende da dove si verificano le combinazioni di atomi. Il fenomeno si evidenzia anche sulla Terra, per quanto meno evidente rispetto a quello che avviene su Marte. È stato, infatti, documentato da immagini riprese dagli astronauti della Stazione spaziale internazionale.