Giappone oltre il sake, la regione del vino nipponica

Per un viaggio di enoturismo davvero speciale devi prenotare nella regione del vino del Giappone: la valle di Koshu.

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La valle del vino – viaggi.nnaopress.it

Il Giappone non è di certo un Paese che è famoso per la sua produzione vitivinicola. Neanche tra gli stessi giapponesi. Eppure anche qui esiste una regione del vino con una bella storia, tanta bellezza da vedere e uva spremuta che dà piacevole risultati. Risultati che, al palato, ricordano moltissimo quello che succede in Toscana.

L’arte del vino anche in Giappone

Se si pensa al Giappone, come accennavamo, è chiaro che quello che si immagina a livello di esperienza enogastronomica è molto spesso composto da varie pietanze a base di pesce e riso accompagnate però da bicchierini di sakè. Con il termine sake si identifica in Italia una particolare tipologia di bevanda alcolica ma è bene sapere che invece in Giappone sakè è semplicemente il termine che comprende tutte le bevande alcoliche. Se vuoi bere quella a base di riso fermentato devi chiedere il nihonshu.

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L’uva – viaggi.nnaopress.it

Fatta questa premessa vediamo come, oltre le bevande a base di riso fermentato, ci sia molto di più in Giappone. La produzione del vino si dice che risalga a circa 150 anni fa mentre i primi grappoli sono nati a Katsunuma mille anni fa. La cittadina si trova a circa un’ora e mezza da Tokyo e quello che ti trovi subito di fronte è un paesaggio in cui sembra di essere già stati: i vigneti infatti prendono rapidamente il posto di qualunque altra cosa salendo anche leggermente lungo le falde delle montagne che qui creano un ambiente naturale simile a quello che si trova nella zona francese subalpina.

La particolarità del vino che nasce qui è quindi dovuta in parte al clima e in parte ovviamente al terreno vulcanico. Nella cittadina di Katsunuma, da visitare il tempio dell’uva risalente all’ottavo secolo: il tempio Daizenji. Nel tempio è possibile fare un assaggio di vino, ricordati però di lasciare una piccola offerta dopo.

La terra del vino e degli onsen

Come accennavamo, nella valle di Koshu il terreno è spiccatamente vulcanico. Una caratteristica che si ritrova nelle note del vino che qui si produce ma anche una caratteristica del territorio che ne ha fatto una attrazione perchi cerca esperienze nei tradizionali onsen. Ci sono qui moltissime sorgenti termali e moltissimi onsen con soluzioni non solo di bagno rilassante ma anche di pernotto. Se vuoi un luogo pittoresco in cui unire enoturismo e relax tipicamente nipponico devi spostarti verso nord e raggiungere il villaggio di Kamijo.

Il villaggio era un tempo occupato da allevatori di bachi da seta e tutto sembra fermo agli inizi del ventesimo secolo. Un luogo che quindi vale la pena di essere visitato a prescindere dal fatto o meno si apprezzino le bevande alcoliche. In un passato più recente, Kamijo è diventato però anche uno dei centri più famosi per la produzione del vino nella valle di Koshu.

Qui da provare quello che producono le realtà ibride che si occupano di vino e di birra di Okunota Winery e Kai Winery. In particolare quest’ultimo è un luogo da visitare assolutamente: la costruzione in cui è ospitata ha infatti circa 200 anni ed è in puro stile giapponese. Tra le varietà, oltre a quelle tipiche della Valle di Koshu, assaggerai anche Merlot, Cabernet Sauvignon e… un Barbera.

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