Un nuovo terremoto starebbe per travolgere l’area di Fukushima in Giappone. Questo è quello che sostengono i geologi. Gli scienziati della Tohoku University di Sendai lanciano l’allarme che già era stato dato dai ricercatori dell’Earthquake Research Institute dell’Università di Tokyo qualche tempo fa. Il rischio di un nuovo sisma di magnitudo superiore a 7 che potrebbe colpire l’area della centrale nucleare nei prossimi 48 mesi è del 70%.
Il team di scienziati, guidati da Dapeng Zhao, sono preoccupati proprio per quanto riguarda la già colpita area di Fukushima, sede della centrale nucleare: la zona è poco lontana dall’area di Iwaki, che si trova su una faglia attiva che ha ripreso a muoversi. Lo testimoniano i 6000 movimenti tellurici registrati in seguito al disastroso terremoto dell’11 marzo 2011. Inoltre, da quella data, il numero delle scosse sismiche è vertiginosamente aumentato salendo da 1.300 a 24.000.
La causa dei movimenti tellurici è da ricercarsi nella placca del Pacifico che si incunea sotto la placca Eurasiatica spingendola verso l’alto. Zhao ci spiega che ci sono dei fluidi che salgono e che riducono la frizione di una parte della faglia attiva, e questo insieme ad altri fattori ha scatenato il terremoto. Che potrebbe ripetersi nuovamente in maniera devastante, sebbene di magnitudo inferiore. Ricordiamo infatti che il terremoto in Giappone del 2011 è stato il quarto più potente mai registrato, con magnitudo 9.0, e ha causato circa 27.000 morti.
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