Paura in Giappone per due scosse di terremoto, di magnitudo 6.9 ieri e 7.1 stamattina, che hanno fatto scattare un ulteriore allarme: il rischio di un megaterremoto. È scattato lo stato di allarme per eventuali ulteriori scosse di potenza maggiore, lo conferma l’annullamento del viaggio del primo ministro Fumio Kishida in Asia centrale per prendere parte a un vertice programmato. Ma è tutto rinviato, al momento è necessario che il funzionario di Stato resti in Giappone per gestire l’emergenza.
Il sisma di oggi ha provocato il ferimento di 13 persone nelle prefetture di Miyazaki, Kagoshima e Kumamoto. Al momento no si conoscono le condizioni dei feriti, ma la preoccupazione è tanta e non solo per eventuali altre scosse anche per il conseguente allerta tsunami. E le prime onde di oltre 20 centimetri di altezza, sono state rilevate a Nichnan, mentre ad Aburatsu hanno raggiunto i 40 centimetri.
Gli esperti non sembrano avere dubbi circa il fatto che potrebbe seguire uno sciame sismico nei prossimi giorni, si tratta di scosse di assestamento. Quel che più spaventa, però, è l’eventualità di un terremoto di maggiore intensità, rispetto ai due registrati tra ieri e oggi, nella fossa di Nankai che, al momento risulta il punto di maggiore attività sismica al mondo.
I cittadini stanno vivendo nel terrore, d’altro canto l’Agenzia Meteorologica, la JMA, ha dichiarato lo stato di allerta, con maggiore attenzione per i territori vicini all’epicentro. Per quanto il Giappone stia vivendo con grande ansia lo sviluppo della situazione, e per quanto gli esperti non possano escludere un altro terremoto, resta la fiducia e anche la speranza che questo non accada. È proprio dalla JMA che hanno sottolineato come, seppure possibile, non è detto che succeda.
Per ora resta la tensione, troppo presto per qualsiasi previsione. L’ultimo movimento tellurico risale alle 16.43 ora locale, le 9.43 in Italia, e si è registrato a una profondità di 30 chilometri a largo della costa di Miyazaki. Una scossa che ha immediatamente fatto temere per l’arrivo di conseguenti tsunami e seppure le onde siano aumentate notevolmente, e sia scattato l’allerta da parte dell’Agenzia che ha invitato a non entrare assolutamente in mare, finora tutto sembra essere sotto controllo. Ma i timori restano, al punto da aver indotto il governo a istituire una task force speciale per far fronte alla situazione e pronta a intervenire in caso di necessità. Si vive con il fiato sospeso, le prossime ore saranno sicuramente quelle decisive.
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