Gesti da non fare all’estero per non essere fraintesi

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Ogni nazione ha le proprie tradizioni, frutto di un percorso storico-culturale, perciò è importante sapere come comportarsi per evitare spiacevoli malintesi. Esistono gesti da non fare all’estero infatti, atteggiamenti che nel nostro paese d’origine hanno un significato del tutto bonario, ma magari in un’isola sperduta, dall’altra parte del pianeta, assumono un’accezione decisamente negativa. Siete curiosi di scoprire l’eziologia dei comportamenti nei vari angoli del pianeta?

Ecco una serie di informazioni utili su come comportarsi in molti paesi del mondo e soprattutto su quali gesti bandire per non incappare in difficili situazioni.

Ricordatevi di non alzare il pollice in Thailandia, è considerato un gesto infantile come la nostra linguaccia; in Afghanistan, Iran e in alcune parti della Grecia è proprio un gesto osceno, paragonabile al nostro dito medio.

In Vietnam non incrociate le dita, da queste parti con questo gesto si indicano gli organi sessuali femminili. Se viene rivolto ad un uomo è considerato estremamente offensivo.

Se siete in vacanza nelle Filippine, non chiamate nessuno con la mano, questo gesto, magari fatto anche solo con un dito, è solitamente utilizzato per chiamare i cani…

Il semplice gesto della mano a palmo aperto per dire stop, nel nostro paese è del tutto innocuo, invece in Grecia ha un significato molto offensivo. Questa accezione fortemente negativa, probabilmente risale addirittura all’epoca bizantina, quando ai prigionieri venivano spalmati in viso gli escrementi.

Non fate mai il gesto con la mano che da noi significa ‘Cosa vuoi?!’ in Cile, da questa parti è considerata una delle offese più gravi.

Fare le bolle con il chewingum nel nostro paese è un tipico divertimento dei ragazzini, a Singapore invece le gomme da masticare sono addirittura vietate per legge. Non dovete quindi farvi vedere se ne state masticando una, né tantomeno dovete rischiare di fare qualche palloncino in pubblico!

Il gesto dell’ok con la mano, in Italia, è così utilizzato da essere inflazionato. Ma non vale per tutte le nazioni! In Germania e in Brasile, ad esempio, significa ‘ano’. In Turchia invece, viene utilizzato come insulto per i gay.

La Bulgaria invece ha letteralmente stravolto i due gesti più universalmente conosciuti: quello del ‘sì’ e del ‘no’ con la testa. In terra bulgara sono sostanzialmente invertiti. Provateci con la testa, mentre pronunciate ‘sì’ e ‘no’ se ci riuscite!

Attenti a come stringete la mano nelle Fiji: una stretta troppo veloce può essere considerata ipocrita, è consigliabile invece continuare a stringere la mano per tutta la conversazione.

Attenti anche al casto segno della pace! Nel Regno Unito ed in Australia, se lo fate con il palmo della mano rivolto verso di voi assume un’accezione volgare ed oscena.

Il gesto di coprire il capo di una persona con la mano in Thailandia, Laos e Sri Lanka è assolutamente da evitare. Per il buddismo infatti, la testa è la parte più sacra del corpo e con questo atteggiamento voi lo state profanando.

Non ‘rubate il naso’ con le dita a nessuno in Turchia, questo gesto ha lo stesso valore del nostro dito medio! Evitatelo assolutamente, se non volete passare dei guai…

In Pakistan non fate mai il pugno, ha lo stesso significato del nostro gesto dell’ombrello!

In Russia sono da evitare le conversazioni sull’uscio o addirittura sullo zerbino, perché per loro saranno certamente nefaste.

In Giappone, si sa, è indispensabile utilizzare la massima discrezione in ogni cosa che si fa. Non fissate quindi mai una persona troppo a lungo negli occhi, verrete considerati invadenti o persino ostili.

Sempre in Giappone, ricordatevi di non maneggiare mai documenti o regali con una sola mano, viene considerata un’assoluta mancanza di rispetto.

Ora conoscete molti gesti da non fare all’estero, potrete viaggiare più sicuri!

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