C’è qualcosa che in pochi conoscono, che si trova proprio sotto la bella e leggendaria Fontana di Trevi. Scopriamo insieme di che si tratta.
Della città eterna è certamente uno dei luoghi più iconici. Ed ovviamente presa d’assalto ogni giorno da turisti da ogni parte del mondo. Certamente merito della sua bellezza senza tempo e delle leggende che le sono collegate. Come quelle che vorrebbe il celebre lancio della monetina come un buon auspicio per tornare presto in città.
Fontana di Trevi, i suoi sotterranei
Dicevamo insomma che questo luogo è considerato uno dei più iconici dove fare almeno una tappa una volta in visita a Roma. Si viene rapiti istantaneamente dalla immensa struttura architettonica, dal rumore dell’acqua, dalle stradine circostanti che portano fino a lei.
In pochi ricordano però, che custodisce una parte altrettanto affascinante, e che però si trova nei suoi sotterranei.
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Proprio sotto la fontana si cela infatti un percorso che si estende per l’intero quartiere. Un percorso misterioso che permette di stare a contatto con una delle zone più antiche di Roma e che merita certamente una visita.
Come si accede? Una volta nei pressi della zona, vi basterà raggiungere Vicolo dei Monelli in direzioni di Vicolo del Puttarello. Una visita molto interessante che pensate costa solamente 4 euro.
Il Vicus Caprarius
Si chiama Vicus Caprarius ed è una vera e propria domus originaria dell’Antica Roma. Qui si nasconde la sorgente dell’AquaVirgo o meglio dell’acquedotto Vergine. Ancora oggi è funzionante e sua è l’alimentazione non solo di Trevi, ma anche di altri luoghi importantissimi della capitale, iniziando dalla Barcaccia di Piazza di Spagna, passando per Piazza Navona.
Ad accorgersi di questa Roma sotterranea sono stati alcuni esperti nell’ambito della ristrutturazione del cinema Trevi. Il sito venne infatti acquistato a fine anni ’90 dal Gruppo Cremonini, che doveva realizzare qui una nuova sala e un servizio di ristorazione. Si ritrovò però davanti ad un incredibile complesso edilizio antichissimo, coinvolgendo anche la Soprintendenza Archeologica di Roma all’immediata sospensione dei lavori.
Luigi Cremonini decise però di finanziare le indagini che ne seguirono, una vera e propria campagna di scavi definitivamente conclusa nel 2001, che ha permesso il recupero e la conservazione di questa bellissima area. Sono poi stati recuperati diversi reperti come vasi, ma anche oggetti di utilizzo quotidiano e gioielli, custoditi e visibili in apposite vetrine.
Quando accedere? La visita è possibile ogni giorno dal martedì alla domenica dalle ore 11:00 alle ore 17:00. Ricordate però che è sempre bene prenotare. In ogni caso la prenotazione per l’accesso è obbligatoria ogni sabato, domenica e festivi.
