Addio alle feste laiche: con la manovra finanziaria 2011 il Governo vuole eliminare le festività del 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno. La soluzione consistere nel rinviarle alla domenica successiva, ma di fatto ciò significa che non ci saranno più ponti per i lavoratori e per le scuole, con danni al turismo in Italia, per cui i ponti sono un momento di grandi afflussi nelle città d’arte e nei luoghi di interesse culturale. Senza contare che qualche giorno di pausa dal lavoro ogni tanto non fa male.
Secondo il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, questo provvedimento aumenterebbe i giorni lavorativi e quindi il prodotto interno lordo, ma, considerando invece che il turismo è un settore fondamentale per il paese, saranno in realtà più i danni che i vantaggi.
Le proteste sono già molte, ma così è scritto nel decreto legge, che si può trovare sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze. L’Assoturismo ha già lanciato un appello al Ministro del Turismo perché intervenga nella manovra, evitando ingenti perdite al settore, che per ogni ponte saltato perderebbe circa 6 miliardi di fatturato.
Non sono invece a rischio le festività religiose, per le quali esiste un preciso accordo con il Vaticano che sarebbe troppo complicato eliminare.
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