Faraoni, lo cercavano da oltre 50 anni: il ritrovamento stupisce gli archeologi

Una scoperta già definita dal team di archeologi incaricato come “enorme”, qualcosa che nessuno pensava avrebbero trovato proprio in questo luogo. Risale all’epoca dei faraoni, scopriamo di che si tratta.

Scavi ad Old Dongola
Scavi ad Old Dongola- viaggi.nanopress.it

Iniziare una spedizione cercando una cosa e spesso imbattersi in tutt’altro. Gli archeologi ci sono abituati, soprattutto se il ritrovamento in questione viene fatto in un luogo inaspettato. La scoperta resa nota in questi giorni ha origini antichissime, parliamo dell’epoca dei faraoni e segna una incredibile svolta nella storia di questo territorio.

Faraoni, il ritrovamento in un luogo inaspettato

Per comprendere pienamente l’importanza di questa scoperta è necessario fare un passo indietro e soffermarci sul luogo in cui ci troviamo.

Precisamente in un sito archeologico antichissimo, un cantiere in movimento ormai da oltre 50 anni. Siamo in Sudan nell’antica città di Old Dongola, fondata nel lontano V secolo. Un luogo simbolo della storica regione della Nubia medievale e capitale dell’antico regno di Makuria.

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Sito archeologico di Old Dongola – viaggi.nanopress.it

Quella della Makuria è una materia ancora troppo inesplorata sebbene sia uno dei regni più importanti sorti dopo la caduta del regno di Kush, soprattutto per quello che riguarda l’aspetto religioso. Dongola è ritenuto uno dei regni cristiani della Nubia e gli archeologi sono da anni al lavoro per scoprirne di più.

Proprio nel 2021 sono stati infatti rinvenuti i resti di quella che potrebbe essere la più antica cattedrale del luogo. Facile intuire dunque lo stupore dell’equipe di scavo nell’imbattersi in questi giorni, in qualcosa di proveniente da tutt’altra epoca.

Old Dongola, la scoperta che ha stupito gli archeologi

Nell’ambito degli scavi coordinati tra gli altri dall’egittologo Dawid F. Wieczorek, ad emergere qualcosa di incredibile. Ben 100 blocchi di arenaria. Non blocchi qualsiasi, perché questi recano inequivocabili iscrizioni geroglifiche e decorazioni, non collocabili a nient’altro se non all’era faraonica.

Dalle prime analisi tali blocchi sembrano risalire a circa 2.700 anni fa, quando la regione faceva parte del regno di Kush. Praticamente la prima volta che qualcosa di così antico viene rintracciato ad Old Dongola.

Le prime speculazioni dell’equipe tendono ad associare le iscrizioni al culto di Amon–Ra, il cui tempio si trova a Kawa, a circa 7 chilometri dal sito di Dongola.

Una scoperta significativa perché ad oggi se l’ipotesi che i blocchi facevano parte di un edificio in pietra si rivelasse fondata, sarebbe il primo di architettura egizia a Dongola.

Le iscrizioni provenienti dal regno di Kush

A regnare all’epoca cui si ritiene appartengono i reperti era un’antichissima dinastia, quella dei faraoni nubiani di Kush. La storia li conosce anche con il nome di “faraoni neri”. Governarono dal 727 a.C. al 671 a.C.

I loro tratti erano tipici dell’Africa Subsahariana così come il loro idioma, diverso dall’egizio. Shabaka, Taharqa, Tanuatamun erano alcuni dei loro sovrani. A loro è stata dedicata anche una mostra nel Louvre di Parigi in programma lo scorso anno.

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I faraoni nubiani – viaggi.nanopress.it

Un patrimonio quello dei “kushiti” chiamati così dal direttore del dipartimento egiziano del museo, Vincent Rondot, che può contare su circa 200 oggetti, gioielli, vasi in terracotta e antiche statue.

La scoperta che risale all’epoca dei faraoni, il commento degli archeologi

Dawid F. Wieczorek la definisce una “scoperta enorme”, che apre nuovi scenari sulla ricostruzione della storia del sito archeologico di Old Dongola.

A commentare è anche Julia Budka, professoressa di archeologia presso la Ludwig Maximilian University of Munich. Budka non è attualmente coinvolta nella spedizione, ma nella sua carriera ha spesso lavorato in Sudan.

Secondo lei questo è un ritrovamento sensazionale che apre ad una serie di nuove domande. Ad esempio è importante stabilire con certezza se le pietre rinvenute facessero parte di un tempio costruito a Dongola o siano state trasportate da Kawa, o da altri siti come Gebel Barkal.

Questo sito in particolare è noto per la presenza di templi e piramidi. L’equipe attualmente al lavoro risponde che è ancora presto per dare risposte precise. Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi.

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