Il settore turistico sta rischiando in Italia. Dopo le vicende dell’orsa JJ4, le persone sono sempre più preoccupate e intimorite dall’idea di recarsi in luoghi dove vivono questi animali. Ecco la situazione.
Il settore turistico sta rischiando grosso in Trentino. Dopo la vicenda dell’orsa JJ4 moltissimi attivisti e animalisti si sono scagliati contro Fugatti e i provvedimenti presi in seguito alla triste morte del giovane Andrea Papi.
Sui Social, poi, nelle ultime ore il protagonista assoluto è l’hashtag #BoicottaIlTrentino, e, come se non bastasse, moltissimi turisti hanno già cancellato le proprie vacanze in questa regione. Fuori dai centri commerciali, inoltre, sbucano anche striscioni che spingono le persone a non comprare più prodotti trentini per solidarietà.
Il settore turistico sta rischiando in Trentino: sempre più paura e cancellazioni
È ormai chiaro: la situazione del Trentino attualmente non è tra le più rosee. La storia dell’orsa JJ4 ha decisamente colpito la sensibilità di animalisti e attivisti che si sono subito mossi per la salvaguardia di tutti gli orsi.
D’altra parte però c’è l’economia di un territorio che rischia di prendere una grossa batosta non solo per quanto riguarda il settore del turismo, ma anche quello enogastronomico. Molte persone infatti non solo hanno affermato di evitare questa regione per le prossime vacanze, ma anche di non comprare più le eccellenze locali quali mele, vini e altri prodotti a marchio.
Ad aggravare la situazione sono poi le continue segnalazioni di orsi anche in prossimità dei centri abitati, come si legge su la Repubblica. Questo non fa che aumentare ancora di più la paura della popolazione locale, ma anche dei turisti.
Se si considera il fatto che gran parte dell’economia del posto è tenuta in piedi proprio dal settore turistico, le premesse di questa stagione sono del tutto disastrose.
Le zone nelle quali si sono registrate più cancellazioni fino a ora sono quelle nei pressi della Val di Non e della Val di Sole. É qui infatti che vivono principalmente gli orsi.
Gli albergatori iniziano quindi ad allarmarsi e a chiedere a chi di dovere di prendere provvedimenti, di dire la verità e informare il più possibile sulla situazione e sui comportamenti da tenere in caso di avvistamento.
Cosa fare in caso di avvistamento orsi: i consigli dei ranger degli Stati Uniti
A questo proposito arrivano dal National Park Service degli Stati Uniti le prime raccomandazioni da parte dei ranger. I ranger americani, infatti, non consigliano di evitare i luoghi abitati dagli orsi, ma di tenere comportamenti adeguati e agire sempre con prudenza. In caso di avvistamento di plantigradi gli esperti suggeriscono di:
- non scappare via perché gli orsi sono molto veloci;
- non arrampicarsi sugli alberi perché questi animali sono abili arrampicatori;
- evitare di guardarli negli occhi per evitare che possano sentirsi sfidati;
- agitare le braccia sopra la testa per allontanarli;
- allontanarsi con calma e senza correre.
Inoltre, per prevenire un possibile incontro ravvicinato, i ranger americani consigliano di camminare nei boschi sempre in gruppo e di fare molto rumore per allontanare gli eventuali esemplari nelle vicinanze. É poi sconsigliato lasciare cibo in giro che potrebbe attirare la loro attenzione e portare in queste zone con sé i propri amici a quattro zampe.
Intanto il prossimo 25 maggio si deciderà se abbattere l’orsa JJ4 come proposto da Fugatti oppure trasferire l’animale in rifugi esteri insieme a tutti gli altri esemplari ritenuti pericolosi per l’incolumità dell’uomo.
