Una scoperta definita “elettrizzante” nel cuore della foresta. Gli scienziati hanno rintracciato la presenza di un esemplare gigantesco, scopriamo insieme di che cosa si tratta.
Durante l’esplorazione di alcune aree verdi si possono ancora scovare tesori incredibili sia in ambito floreale che faunistico. Lo sanno bene gli scienziati che si avventurano in spedizioni lunghe, pronti a sfidare spesso anche le avverse condizioni meteo. E l’ultima a fare notizia è avvenuta molto lontano da noi e ha portato al rinvenimento di una specie molto particolare.
Scoperto un esemplare gigantesco nel cuore della foresta, di che si tratta?
La scoperta che ha elettrizzato da subito gli esperti è avvenuta in Australia. Gli scienziati ne danno notizia attraverso un dettagliato report pubblicato sulla rivista di settore Bio One Complete.
Si tratta di qualcosa di così raro, che appena scoperto è già considerato una specie a rischio per via del suo habitat naturale.
Ad emergere in maniera inaspettata è un esemplare di ragno gigante, appartenente alla famiglia delle Idiopidae. Famiglia di ragni del genere Mygalomorphae, quella delle Idipiodiae è una categoria di aracnidi scoperta e catalogata nel lontano 1882. La loro morfologia è simile a quella delle tarantole ed attualmente vi appartengono circa 23 generi e 414 sottospecie.
Il ragno botola, una specie rarissima
All’interno delle Idiopidae si rintraccia una sottospecie chiamata Euplos, scoperto nel 1914 in Australia. Ed è proprio dall’Australia che arriva la notizia del ritrovamento di un nuovo esemplare di Euplos, ribattezzato dagli scienziati come Dignitas.
Il nome è un riferimento sia al significato della parola in latino, che vuol dire dignità, ma anche grandezza, che al nome della spedizione autrice del suo ritrovamento, la missione DIG. L’Euoplos dignitas, è un tipo di ragno definito “botola” dall’aspetto dorato.
Gli scienziati lo hanno rintracciato nei boschi semi-aridi della Brigalow Belt, una regione nel Queensland centrale. Apparentemente non sembra essere pericoloso per l’uomo. La caratteristica principale è quella delle lunghe zampe articolate provenienti dal corpo centrale molto grande. Possono avere delle dimensioni che partono da un centimetro e mezzo fino ad arrivare anche a 5.
Aspetto e habitat di questo esemplare gigantesco
Esteticamente come la famiglia di appartenenza ricorda una tarantola, ma anche uno strano granchio. Il soprannome di botola deriva dal modo di vivere, sostanzialmente nascosti in piccole buche da loro stessi scavati, che gli permette di osservare e carpire la preda senza essere percepiti.
Ma perché sono già considerati a rischio?
Per capirlo è necessario comprendere l’habitat ideale di questo aracnide, che risulta essere principalmente boschivo aperto, l’ideale per consentirgli di scavare le sue tane. Le femmine della specie vivono principalmente nelle buche. Gli esemplari maschi hanno invece un comportamento itinerante, nel senso che trascorsi alcuni anni abbandonano la tana alla ricerca di un’altra compagna.
Secondo gli scienziati il rischio per la specie è rappresentato dal declino dell’habitat ideale, conseguenza dei continui disboscamenti che avvengono in Australia. Lo studio su questi ragni rappresenta per gli scienziati anche un modo per sensibilizzare sul tema della preservazione di diversi habitat a rischio.
Durante questa spedizione a Brigalow Belt è stato recuperato solo uno sparuto gruppo di Euoplos dignitas.
L’Australia in generale può essere considerata la patria degli aracnidi. Negli anni qui vi sono state rintracciate migliaia di specie diverse. Molti è bene dirlo molto velenosi e pericolosi. Tra i più famosi la Vedova Nera, il Ragno Eremita, il Ragno dei Cunicoli. Altri traggono invece in inganno per via delle incredibili dimensioni, ma sono in realtà assolutamente innocui.
La ricerca del gruppo DIG è condotta principalmente da un team del Queensland Museum di Brisbane, in Australia. A capo del team Paul Oliver, il responsabile della sezione dei vertebrati terrestri, insieme al direttore del reparto di Aracneologia Michael Rix.