Un’incisione misteriosa di 2000 anni fa attira l’attenzione degli archeologi israeliani. Sembrerebbe trattarsi di un reperto rarissimo che racconta uno stralcio insolito della vita quotidiana dell’antica Gerusalemme.
Era il 1983 quando in Italia entrava in vigore una nuova normativa, quella dello scontrino fiscale, un piccolo pezzo di carta sul quale venivano, e vengono ancora oggi, registrate tutte le operazioni commerciali.
Quella che sembra a tutti gli effetti essere una recente conquista, però, in realtà non è nulla di completamente nuovo. Una scoperta degli ultimi giorni, infatti, ha messo al centro dell’attenzione degli archeologi un raro reperto che sembrerebbe essere proprio un antico report finanziario.
Un’incisione misteriosa di 2000 anni fa scoperta a Gerusalemme
Anche 2000 anni fa le antiche popolazioni utilizzavano delle particolari iscrizioni che potremmo paragonare oggi ai più moderni scontrini fiscali. La scoperta incredibile ed entusiasmante è avvenuta a Gerusalemme, nei pressi del Parco Nazionale delle Mura da parte degli scienziati della squadra di ricerca dell’Israel Antiquities Authority IAA.
L’oggetto rinvenuto non è nient’altro che un piccolo frammento di roccia sulla quale è però incisa un’iscrizione ebraica dall’importanza a dir poco straordinaria. Proprio su questo pezzo di pietra si trova parte della storia della Gerusalemme di 2.000 anni fa e, in particolare, della vita quotidiana della sua popolazione.
Gli archeologi israeliani, entusiasti della nuova rivelazione, hanno indicato il reperto come un prezioso oggetto, a prima vista insignificante, grazie al quale è possibile conoscere meglio e più da vicino non solo alcuni stralci della quotidianità della città, ma anche l’importanza del luogo in cui l’oggetto è stato ritrovato. Ma facciamo un piccolo passo indietro per comprendere meglio il tutto.
Un reperto ritrovato sull’antica via fondamentale per il commercio
Come abbiamo già specificato, ci troviamo nella Gerusalemme di 2.000 anni fa circa, in epoca romana. Qui una lunga strada di più o meno 600 metri, la Jerusalem Pilgrimage Road, collega la porta d’accesso della città alla piscina di Siloam (la principale fonte di approvigionamento idrico della Città di Davide) e ad alcuni tempi.
La strada fu costruita durante il regno del re Ezechia ed è stata riscoperta nel 2004 in seguito a uno scoppio di un tubo fognario. Era il cuore pulsante di Gerusalemme dove un tempo sorgeva anche un vivace mercato, il luogo dove scorreva la vita. Qui “tutto è successo”, come afferma Yiftah Shalev, codirettore degli scavi per Israel Antiquities Authoriy..
Questa via, come ha dichiarato il direttore dell’IAA Eli Escusido, era con ogni probabilità la via più importante della zona e la più trafficata anche e soprattutto dal punto di vista commerciale. É proprio in questa area che durante i lavori di scavo i ricercatori hanno ritrovato il misterioso frammento con l’iscrizione ebraica.
Secondo le prime analisi degli esperti, l’iscrizione sarebbe stata incisa grazie all’utilizzo di un oggetto molto appuntito per meglio scalfire la lastra. Le sei righe di testo, rimaste intatte e ben leggibili, riportano un elenco di nomi, tra cui quello di un tale Shimon.
Il predecessore dei moderni scontrini fiscali
Fin qui niente di entusiasmante o di particolare rilevanza se non che i nomi ebraici sono affiancati poi da numeri preceduti dalla lettera ebraica MEM. Questa infatti rappresenterebbe l’abbreviazione della parola Maot, ovvero denaro.
Con grande stupore, quindi, gli archeologi sono arrivati alla conclusione che il reperto di pietra calcarea appena ritrovato può considerarsi come una specie di predecessore dei più moderni scontrini fiscali, uno strumento utilizzato in ambito lavorativo davvero raro e mai individuato prima.
I risultati del lavoro di ricerca sono stati di recente pubblicati sulla rivista Atiqot. Intanto gli esperti continueranno di sicuro ad approfondire i lavori di scavo per cercare di trovare altri importanti pezzi di storia dell’antica Gerusalemme.