Emersa nuova tomba etrusca con all’interno dei resti molto rari: scoperta straordinaria

Una scoperta straordinaria resa nota da pochi giorni. Una nuova tomba etrusca contenente dei reperti molto preziosi, utili a ricostruire l’identità del defunto. Scopriamo insieme dove si trova e cosa c’era al suo interno.

Scoperta tomba etrusca
Scoperta tomba etrusca – viaggi.nanopress.it

Il recupero di reperti antichi risalenti soprattutto all’epoca romana ed etrusca, si sta rivelando molto fruttuoso in questi ultimi tempi. Se a fare notizia in questi mesi sono stati sopratutto rilevamenti incredibili fatti nell’ambito di costruzioni di infrastrutture o di scavi preventivi, stavolta ci troviamo in una zona archeologica molto nota. Gli esperti ne parlano come di una scoperta straordinaria, soprattutto per i reperti rinvenuti al suo interno. Vediamo di che si tratta.

Emersa una nuova tomba etrusca, al suo interno dei reperti rari

Un evento molto importante, testimoniato anche dalla presenza del Tg Regionale del Lazio e condiviso tramite i canali Rai. Il ritrovamento archeologico è avvenuto infatti in una zona già di per se molto ricca di reperti risalenti all’epoca etrusca.

Parliamo dell’antica Vulci. Sorge tra Montalto di Castro e Canino, quindi molto vicina a Viterbo. Abbandonata nel IV secolo a.C. divenne oggetto di campagne di scavi nel 1825. Un’area davvero ricchissima, che ancora oggi non manca di riservare delle sorprese come quella della tomba di oggi.

nuova-tomba-etrusca
Nuova tomba etrusca – viaggi.nanopress.it

Gli archeologi ripresi dalle troupe televisive hanno aperto un’antica tomba databile attorno al IV secolo a.C.in condizioni praticamente ottime. Si tratta del luogo di sepoltura di una donna.

Il luogo di sepoltura di una donna ed il suo incredibile contenuto

Subito dopo averne dato una collocazione temporale certa, gli esperti non hanno dubbi. La defunta doveva essere stata sicuramente una nobile. Come mai tanta sicurezza?

Sembra a causa dei reperti rinvenuti all’interno del sepolcro. La prima cosa a saltare all’occhio è l’incredibile quantità di vasellame molto pregiato. Inoltre anche un cospicuo corredo funerario ed un attrezzo che veniva utilizzato per la tessitura.

La cosa più curiosa è pero la presenza di un braciere all’interno del quale sono stati ritrovati anche i carboni, e fatto ancora più insolito il cibo intatto preparato tramite uno spiedo. Il sepolcro non è grandissimo, costituito principalmente di una stanza contenente le ceneri della donna, capiente a sufficienza per ospitare anche tutti gli oggetti elencati.

parco-archeologico-vulci
Parco archeologico Vulci – viaggi.nanopress.it

Quanto rinvenuto ora dovrà necessariamente passare al vaglio degli esperti per un’attenta analisi. Innanzitutto come dichiarato dagli archeologi incaricati, nella persona di Carlo Casi, il direttore del Parco di Vulci, verrà eseguito un esame del Dna sui resti per ricercare eventuali parentele tra questo cadavere e gli altri che negli anni sono stati recuperati nell’area di Vulci.

La Necropoli di Vulci, dove è emersa la nuova tomba etrusca

Parliamo di diversi cadaveri perché l’area archeologica di Vulci ha rivelato negli anni non una ma diverse Necropoli. Un’area molto vasta che testimonia insieme ai resti dell’area urbana, l’importanza che l’antica Vulci deve aver rivestito durante l’era etrusca.

Le Necropoli circondano tutta la città e sono divise in zone. Si inizia dalla più interna, la Necropoli del Mandrione di Cavalupo, poi la Necropoli di Poggetto Mengarelli. E ancora la Necropoli di Ponte Rotto ed il Tumulo della Cuccumella.

Questo in particolare con i suoi 18 metri di altezza e 70 di diametro, è considerato il tumulo più grande dell’Etruria. Purtroppo qui nel XIX secolo sono stati condotti degli scavi in maniera errata e successivamente sottoposto a nuove ricerche nei primi del ‘900. Rimangono alcune fotografie del suo interno, ma gli esperti non gli hanno ancora attribuito una funzione specifica.

L’ultima, la Necropoli dell’Osteria è quella più a nord. Ai giorni d’oggi sono arrivate a noi testimonianze scritte di due sepolcri, la Tomba dei Campanari e il Tempio del Sole e della Luna. In questa Necropoli è stata ritrovata la tomba etrusca di questi giorni.

castello-dellabbadia
Castello dell’Abbadia – viaggi.nanopress.it

In generale in questa vasta area nelle campagne di scavi sono emersi centinaia di sepolcri. Dal 1975 i reperti recuperati in queste tombe sono esposti nel Museo nazionale archeologico di Vulci, che si trova in un luogo particolare.

Ad ospitarlo è il Castello dell’Abbadia a Canino. Nato come abbazia benedettina, questa antica fortezza divenne poi un castello a scopo difensivo. Il museo è aperto e visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 8:30 alle ore 19:30. Il prezzo del biglietto è di 4€ intero e 2€ ridotto.

Impostazioni privacy