Quando morirà il Sole? La recente scoperta della missione Gaia ci rivela quando ciò accadrà e come.
Se dovessimo pensare alla prima cosa che ha reso possibile la vita sulla Terra questa di certo sarebbe il Sole. Senza la nostra Stella, il nostro pianeta non sarebbe nient’altro che un’enorme sfera fatta di roccia. Grazie al Sole, la Terra è invece l’unico pianeta del Sistema Solare a possedere l’acqua allo stato liquido, fondamentale per lo sviluppo della vita così come la conosciamo noi.
Ma cosa accadrebbe se il Sole smettesse di vivere? E soprattutto, quando tutto ciò potrebbe accadere? Oggi abbiamo una risposta.
Quando morirà il Sole, le rivelazioni della missione Gaia
La missione Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha fornito agli astronomi nuovi e importanti dati per conoscere meglio il Sole e prevederne il futuro. Nel 2013 l’ESA ha lanciato nello spazio Gaia a 1,5 milioni di km dalla Terra, una sonda che dovrà restare in orbita attorno alla nostra Stella fino al 2025, per mappare accuratamente la nostra galassia. Il suo principale obiettivo è quello di raccogliere dati e informazioni sulle stelle come per esempio la loro temperatura, la loro dimensione, massa e luminosità, la loro vicinanza al nostro Pianeta Blu e il loro numero nella nostra galassia.
Lo scorso giugno Gaia ha rilasciato informazioni precise su oltre 1,5 miliardi di stelle della Via Lattea. Grazie ai dati riportati, in particolare, gli astronomi hanno potuto scoprire qualcosa sulla nostra Stella, il Sole.
Il metodo di studio utilizzato per la scoperta
Lo scienziato Orlagh Creevey, dell’Osservatorio della Costa Azzurra, e i collaboratori dell’Unità di Coordinamento 8 di Gaia hanno analizzato e studiato accuratamente i dati delle osservazioni di stelle con temperature comprese tra 3000 k e 10.000 k (i cosiddetti analoghi solari), tenendo in considerazione il fatto che il Sole ne ha una di circa 6000 k.
Hanno poi filtrato i risultati tenendo conto solo di quelle con massa e composizione chimica uguale a quelle del Sole (le stelle trovate sono state ben 5863) per poter rappresentare sul diagramma di Hertzsprung-Russell l’evoluzione della nostra Stella e tutti i cambiamenti che subirà nel corso del processo di invecchiamento.
Cos’è il diagramma di Hertzsprung-Russell
Il diagramma di Hertzsprung-Russell, ormai strumento essenziale, è uno schema ideato astronomi Ejnar Hertzsprung e Henry Norris Russellin all’inizio del ‘900 in grado di mettere in relazione le proprietà di tutte le stelle che possiamo osservare e di rivelare di conseguenza la loro evoluzione e i loro cicli di vita. Si tratta di un grafico cartesiano in cui l’asse orizzontale rappresenta la temperatura di una stella mentre quello verticale ne indica la luminosità.
Quando morirà il Sole, la sua età e cosa succederà
L’età del nostro Sole secondo i dati raccolti? Ben 4,57 miliardi di anni. Gli astronomi affermano che la Stella, a 930.000 miglia dalla Terra, si trovi in fase di mezz’età e che la sua vita molto probabilmente non potrà superare gli 11 miliardi di anni totali. In altre parole, il Sole dovrebbe definitivamente morire tra 6,43 miliardi di anni.
I risultati incredibili dimostrano che il Sole raggiungerà la sua massima temperatura tra 8 miliardi di anni, esaurirà l’idrogeno contenuto nel suo nucleo e inizierà a raffreddarsi. A questo punto inizia il suo processo verso la morte. Intorno agli 11 miliardi di anni il Sole avrà aumentato le sue dimensioni fino a diventare una Gigante Rossa. Quando anche l’elio si sarà esaurito, da Gigante Rossa si contrarrà in Nana Bianca, una stella piccola e poco luminosa, l’ultimo stadio della sua vita.
Quando morirà il Sole e il destino della Terra
La lenta espansione del Sole metterebbe fine alla vita sulla Terra visto che l’innalzamento delle temperature farà di certo evaporare gli oceani nell’arco di un miliardo di anni.
Il destino del nostro pianeta potrebbe essere duplice.
Secondo gli scienziati, la perdita di massa da parte del Sole farebbe ridurre la forza gravitazionale della Stella sulla Terra, la cui orbita potrebbe spostarsi al di fuori del raggio d’espansione della Gigante Rossa. In questo caso il nostro pianeta potrebbe “salvarsi”.
Il secondo scenario è più apocalittico. Il Sole potrebbe riuscire comunque a catturare la Terra, inglobarla e vaporizzarla del tutto. Ma niente panico: nessuno potrà mai assistere a questo momento quasi fantascientifico.
L’importanza della scoperta
Grazie a questo studio adesso gli astronomi hanno uno strumento in più per cercare di comprendere meglio il Sole e di conseguenza tutte le altre stelle. Lo stesso Orlagh Creevey ha affermato infatti che
Se non riusciamo a capire il nostro Sole – e ci sono molte cose che non sappiamo di esso – come possiamo pensare di capire tutte le altre stelle che compongono la nostra meravigliosa galassia?
C’è anche da sottolineare la difficoltà degli scienziati di osservare il Sole: questo infatti, a differenza di altre stelle, è troppo vicino e luminoso e per questo sono necessari strumenti specifici che spesso però risultano essere limitati. Studiare gli analoghi solari potrebbe rivelarsi quindi un’ottima strategia per capire la nostra stella.