Una nuova incredibile scoperta sull’Isola di Pasqua, un prezioso tesoro sacro rimasto nascosto per 500 anni. Un segno che ci fa capire che questo luogo ha ancora molto da regalarci.
L’isola di Pasqua è un luogo unico al mondo, con una storia e una cultura affascinanti che vale la pena esplorare. Diventata famosa anche per la presenza di sculture sacre appartenenti ad una tribù di nativi.
L’incredibile scoperta, secondo gli esperti, oltre ad essere un ritrovamento prezioso, è un segno che ci fa capire che in alcuni luoghi del parco dell’isola, nei più remoti, c’è ancora molto da scoprire.
L’Isola di Pasqua
L’affascinante Isola di Pasqua, conosciuta anche come Rapa Nui in lingua locale, è un’isola vulcanica situata nell’Oceano Pacifico, a circa 3.700 chilometri a ovest dalla costa del Cile.
La tribù degli antichi nativi di Rapa Nui abitava l’isola di Pasqua prima dell’arrivo degli europei nel XVIII secolo. La loro cultura era basata sull’agricoltura, la pesca e la costruzione di imbarcazioni per navigare nell’Oceano Pacifico. La tribù venne in seguito drasticamente ridotta a causa delle malattie introdotte dagli europei, dai conflitti tra tribù e dallo sfruttamento delle risorse naturali dell’isola.
Una cultura che è ancora oggi presente sull’isola, e molti abitanti continuano a preservare le tradizioni e la lingua locale. L’Isola di Pasqua è un luogo unico al mondo, con una storia e una cultura affascinanti che vale la pena esplorare.
Oggi, l’Isola di Pasqua fa parte del Cile e ospita circa 7.000 abitanti. L’economia dell’isola si basa principalmente sul turismo, ed è anche un centro di ricerca archeologica molto importante, con molte scoperte che hanno contribuito alla comprensione della cultura di Rapa Nui.
Il turismo del luogo è favorito dall’interesse globale per le suggestive statue Moai. Turisti da tutto il mondo giungono sull’Isola di Pasqua per ammirare la bellezza e la maestosità di queste preziose statue, che abitano l’isola da oltre 500 anni.
Eccezionale scoperta
Le statue Moai, imponenti sculture di pietra raffiguranti antenati o capi tribù di Rapa Nui, sono diventate un simbolo dell’Isola di Pasqua.
Nel parco nazionale di Rapa Nui, ci sono ben mille statue Moai e la più grande ha un’altezza di quasi 10 metri e pesa tra le 3 le 5 tonnellate.
Sono sculture sacre simbolo del lavoro delle tribù native e recentemente è stata ritrovata proprio una di queste statue.
La notizia del ritrovamento è stata confermata dal vicepresidente della popolazione dell’isola, il quale ha confermato che durante alcuni rilievi geologici sul suolo da parte degli studenti dell’Università di Rancagua e dell’Università del Cile, è stata rinvenuta la nuova statua.
Ritrovamento segnalato subito alle autorità del villaggio di Ma’Henua, che supervisiona il parco nazionale dell’isola.
La scoperta è avvenuta sul fondo di un lago ormai prosciugato, che nell’antichità era la cavità della bocca del vulcano dell’isola. Gli studenti hanno rinvenuto la parte finale di una statua dal volto gigante, proprio la scultura Moai delle antiche tribù.
Nessuno pensava che una statua Moai potesse trovarsi in questa zona, la più remota dell’isola.
Gli scavi nell’area, infatti, continueranno, poiché la statua ritrovata potrebbe non essere la sola collocata al centro dell’antico lago.
Probabilmente alcune delle teste Moai furono posizionate dalle antiche tribù anche al centro dello specchio del lago, per creare dei giochi di riflesso nell’acqua. Gli archeologi sperano inoltre, di ritrovare, oltre ad altre statue Moai, gli strumenti utilizzati dagli artigiani della tribù per realizzarle.
È stata una scoperta davvero sorprendente, resa possibile dai cambiamenti climatici che hanno portato alla siccità del lago, il quale può raccontarci di più sulle abitudini dell’antica civiltà di Rapa Nui, dell’Isola di Pasqua.