Qualcosa di sorprendente sta facendo il giro del mondo, e riguarda le navi da crociera. Vietato pronunciare questa parola. Ecco perché.
Un vero sogno quella della crociera lungo i mari. Permette di vedere in pochi giorni posti diversi, vivendo l’esperienza di toccare più luoghi possibili. E ovviamente circondati da tutti i comfort possibili a bordo, iniziando dall’intrattenimento e passando per la buona tavola. Un viaggio obietteranno in molti certamente molto costoso, ma decisamente indimenticabile.
Vietato pronunciare questa parola in nave, quale?
Attenzione però, perché quella che sembra una vacanza da sogno, potrebbe trasformarsi in un vero incubo in un battito di ciglia. Come è possibile, direte voi? Ce lo racconta attraverso il suo profilo TikTok, un giovane turista di nome Marc Sebastian.
Il giovane stava affrontando un meraviglioso viaggio di 9 mesi in giro per il mondo, sulla compagnia Royal Carribean’s Ultimate World Cruise. Un’esperienza che ha deciso di condividere con i suoi followers, raccontando le sue giornate, i posti visitati. E come si vive su una nave da crociera, con tutti i comfort e le tradizioni che vanno osservate.
E a quanto pare, anche una serie di regole da osservare, alcune di queste non scritte, dei veri e propri tabù che qualora venissero infranti, potrebbero farvi passare davvero una brutta vacanza. Il viaggio del ragazzo è diventato virale sulla piattaforma social, merito dei video ricchi di contenuti e curiosità inedite. Ad attirare l’attenzione più di tutti è stato però un curioso episodio che ha profondamente messo in imbarazzo Marc Sebastian. A quanto pare è vietato pronunciare questa parola in nave. Quale?
Mai, mai dire il nome Titanic. Il ragazzo lo ha scoperto durante un pranzo con altre persone. Si stava colloquiando amabilmente del più e del meno, tutti i partecipanti raccontavano quanto fossero contenti di star vivendo quell’esperienza, quando Sebastian ha affermato che la nave che li stava ospitando fosse solo 30 metri più lunga del Titanic.
Superstizioni a bordo
Il ragazzo si è immediatamente reso conto di aver fatto un gaffe, seppur non capendo esattamente come, visto il terribile silenzio che è calato sulla tavolata. A svelare l’arcano una compagna di viaggio, che prendendolo in disparte gli ha spiegato che è un vero tabù pronunciare il nome della sfortunata nave a bordo delle navi da crociera.
Il motivo è presto detto: si tratta di una superstizione che si tramanda dai tempi del terribile naufragio che vide protagonista la celebre imbarcazione. Rievocando quel nome a bordo, si teme di attirarsi la medesima sfortuna e lo stesso triste destino.
Sembra davvero assurdo, considerato che, come afferma anche Marc Sebastian, la tecnologia ha fatto numerosi passi avanti e storie come quelle del Titanic non accadono più da anni. Ed inoltre qualora dovesse verificarsi un simile evento, l’epilogo sarebbe davvero molto diverso, visto che i soccorsi sarebbero molto più rapidi ed efficienti.
Eppure in mare le superstizioni sono praticamente ancestrali e di diverso tipo. Ad esempio, molto diffusa sin dall’antichità è la credenza che uccidere un albatros porterebbe grande sfortuna. Il motivo è legato al fatto che questo uccello sarebbe una incarnazione delle anime dei marinai perduti. Toccare questo sacro animale, scatena l’ira degli spiriti e potrebbe macchiare il viaggio di una sorte nefasta.
Anche fischiare a bordo della nave è un tabù: si crede che potrebbe alterare il vento che aiuta le imbarcazioni, con esiti tremendi. Infine, una delle superstizioni più diffuse e radicate riguarda il nome dell’imbarcazione. Mai cambiarlo infatti, sarebbe come cambiarne l’anima o lo spirito. Secono i marinai, il nuovo nome ne cancellerebbe la storia precedente, una vera mancanza di rispetto per il mezzo, che potrebbe addirittura “ribellarsi” ai suoi passeggeri.