La bella stagione porta in Italia una nuova preoccupazione. Una specie pericolosa arrivata da poco, soprattutto in queste zone. Ecco quali.
La bella stagione porta gioie e dolori. Le belle e lunghe giornate, le ferie, il clima mite, portano gioia, ma di contro ci sono anche alcune preoccupazioni, che riguardano la natura. Lo scorso anno parlavamo di granchio blu, questa volta invece il pericolo pare essere un gambero. Vediamo dove.
Una specie pericolosa, il gambero killer
Appena arrivato e già sta preoccupando e non poco gli esperti. Una specie pericolosache come il granchio blu lo scorso anno, rischia di farsi ricordare per le aggressioni al nostro ecosistema. Lo chiamano gambero killer, ed è senza ombra di dubbio una delle cento peggiori specie invasive che si trovino in tutta Europa.
Killer perché è incredibilmente vorace dicono. Al punto da mettere seriamente a repentaglio gli ecosistemi delle zone in cui si trova a transitare. Il suo nome reale è Procambarus Clarkii o gambero della Louisiana, perché da qui proveniva.
Parliamo al passato perché ormai lo possiamo considerare approdato anche nel nostro paese. I primi avvistamenti sono stati fatti nel Parco Valle del Lanza, nella zona tra Como e Varese. A dare la notizia il Plis, un’area protetta che si estende tra i comuni di Vedano Olona, Bizzarone, Malnate. E ancora Cagno, e Solbiate. Una vera e grande minaccia per gli ecosistemi perché il killer si nutre principalmente di alghe e piante acquatiche in quantità tali da minacciare seriamente gli habitat dove è stato avvistato, in particolare la zona umidissima dei Mulini di Gurone.
Contrastare la minaccia
Le associazioni locali e le istituzioni si sono già messe in moto per proteggere il territorio. Un vero appello è stato diramato per cercare di limitare la presenza del gambero. Dunque chiunque avvisti questo esemplare dovrà avvisare le autorità al numero 340.8294405.
Come si intende procedere? Bisogna eradicare la specie in maniera capillare dice il portavoce dell’ente regionale servizi agricoltura e foreste. Di lui si sa che vive in ambienti diversi da altri tipi di gambero ed è dunque molto resistente negli habitat considerati ostili per altre specie. Resiste benissimo anche ad agenti contaminanti. Non è commestibile, se ve lo state chiedendo.
Dunque pare ovvio che l’unica soluzione per una corretta eliminazione sia la pesca con trappole e la successiva eliminazione. Un piano che certo sappiamo non farà felici le associazioni animaliste. Da dove arriva dunque questo temibile predatore? Dalla Lousiana e deve il suo nome al tipo colore che varia dal rosso all’arancione, chele comprese. Dotato di spine, si trova ovunque, ma non in Australia ed Antartide. In Europa è arrivato grazie al commercio, negli anni attorno al 1970, ed è pare presente in 13 paesi.