Pescato in Italia un pesce alieno pericolosissimo. Si tratta di una delle specie più minacciose che si possano incontrare nel Mediterraneo che rappresenta un pericolo sia per la fauna marina sia per l’essere umano.
Qualche giorno fa nella località calabrese di Le Castella, in provincia di Crotone, un pescatore ha catturato un pesce noto come pesce scorpione.
La sua pesca al largo delle coste calabresi ha attirato l’attenzione degli studiosi e degli appassionati di biologia marina. Il motivo è presto detto. Questa specie, infatti, è da considerare aliena e rappresenta una minaccia per le acque del nostro mare e per gli esemplari che vi ci vivono.
Pescato in Italia pericoloso esemplare di pesce scorpione
Il pesce scorpione (Pterois miles) è originario delle acque dell’Indo-Pacifico, ma negli ultimi decenni è stato avvistato in diverse parti del mondo, compreso il Mar Mediterraneo. Questo pesce è tra i più velenosi che si possano incontrare nei nostri mari e presenta una serie di caratteristiche che lo rendono estremamente pericoloso.
L’esemplare pescato a Le Castella ha una lunghezza di quasi 17 centimetri e si trovava a circa 24 metri di profondità. Non appena il pescatore si è accorto della sua presenza nella rete da pesca, ha subito contattato l’Associazione Isola Ambiente Apnea per segnalarne l’avvistamento. Gli esperti hanno subito confermato la sua specie.
Il pesce scorpione è di certo affascinante grazie alle sue pinne che si dispongono come se fossero un ventaglio, ma nonostante il suo aspetto è altamente pericoloso. Il suo corpo è ricoperto da lunghi aculei velenosi che possono causare avvelenamento e shock anche dopo la morte del pesce.
Le sue dimensioni variano dai 20 ai 40 centimetri di lunghezza, ma alcuni esemplari possono raggiungere anche i 50 centimetri. Il suo colore varia dal rosso intenso al marrone e presenta un motivo a strisce verticali.
Nel suo habitat naturale, il pesce scorpione si trova generalmente nelle barriere coralline, nei reef e nei fondali rocciosi. È noto per nascondersi tra le spaccature delle rocce o in anfratti sabbiosi, grazie alla sua abilità di mimetizzarsi con l’ambiente circostante.
Questa specie predilige acque calde, dove può cacciare le sue prede in modo efficace. Tuttavia è molto abile ad adattarsi a nuovi ambienti e tende spesso ad allontanarsi dal suo luogo di origine per dirigersi in mare aperto.
Pescato un pesce pericoloso per l’ecosistema e per l’uomo
La pericolosità del pesce scorpione deriva principalmente dalla sua puntura velenosa. Le spine dorsali contengono una neurotossina potente che può causare dolore intenso, gonfiore, paralisi, convulsioni, nausea e in alcuni casi reazioni allergiche gravi che possono portare alla morte.
Per gli individui più vulnerabili, come i bambini o le persone anziane, il veleno del pesce scorpione può rappresentare ovviamente una minaccia ancora maggiore.
In caso di avvistamento, è sempre consigliato segnalare l’esemplare alle autorità, mentre in caso di puntura è buona pratica immergere la zona interessata in acqua a una temperatura di 45° così da disattivare la tossina rilasciata dal pesce.
Invasione di pesci alieni nel Mediterraneo e il riscaldamento globale
L’invasione di pesci alieni, come il pesce scorpione, nel Mar Mediterraneo è un fenomeno preoccupante e una conseguenza diretta del riscaldamento globale. Il cambiamento climatico ha favorito la dispersione di specie provenienti da habitat tropicali verso zone precedentemente inaccessibili.
Aumenti di temperatura nell’acqua del mare e cambiamenti negli schemi delle correnti oceaniche hanno creato condizioni favorevoli per l’insediamento di queste specie aliene.
L’assenza di predatori naturali e la capacità di adattarsi rapidamente all’ambiente nuovo conferiscono ai pesci alieni un vantaggio competitivo rispetto alle specie autoctone. Questo può portare a uno squilibrio nell’ecosistema marino, con potenziali effetti negativi sulla biodiversità e sulla stabilità degli ecosistemi locali.
Il pesce scorpione alieno pescato in Calabria rappresenta quindi una minaccia concreta per l’ecosistema marino locale. La sua capacità di adattamento e la velenosità delle sue spine lo rendono una specie pericolosa per le altre forme di vita marine.
È fondamentale che gli esperti e le autorità competenti adottino misure per monitorare l’invasione di pesci alieni nel Mediterraneo, al fine di preservare l’equilibrio naturale degli habitat.