Perché i napoletani si chiamano partenopei? Il vero motivo sconosciuto a molti

Perché i napoletani si chiamano partenopei? Avete mai pensato all’origine del termine per indicare il meraviglioso popolo campano? Scopriamolo insieme.

Perche i Napoletani si chiamano Partenopei
Perché i napoletani si chiamano Partenopei? – viaggi.nanopress.it

Una città stupenda ed amata in tutto il mondo. Napoli è un concentrato di bellezza, antiche tradizioni, mare incantevole. Le sue strade colorate, chiassose, ricche di esempi architettonici di pregio, sono affollate praticamente ogni giorno da turisti incantati. Una tappa obbligata in una visita alla bella regione Campania, anche solo per prendere un tradizionale caffè o lasciarsi coccolare da una leggendaria pizza. Avete mai riflettuto sull’origine di un modo in cui siamo soliti chiamare i suoi abitanti?

Perché i napoletani si chiamano partenopei? Scopriamolo.

Effettivamente quando ci riferiamo ai residenti di Napoli, per noi non sono solo semplicemente “napoletani”. Vi sarà sicuramente capitato di sentire o di utilizzare magari anche solo per spirito di emulazione, il termine “partenopei”. O “Partenope” riferendosi alla città nella sua interezza.

Perché i napoletani si chiamano partenopei? Ci avete mai riflettuto? Quante volte ci accade di utilizzare termini che ci vengono tramandati di generazione in generazione senza però riflettere sul perché lo facciamo?

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Perché i Napoletani si chiamano Partenopei – viaggi.nanopress.it

Le origini del bel capoluogo campano risalgono infatti all’VIII secolo a.C. In antichità fu un importante snodo commerciale. Profondamente influenza dalla Magna Grecia, per anni divenne un polo commerciale, ma anche religioso e culturale, un punto di riferimento anche per le popolazioni vicine.

Il suo dominio proseguì anche in epoca bizantina, quando la città divenne un ducato autonomo e successivamente capitale del regno di Napoli. Infine anche Capitale del Regno delle due Sicilie fino all’Unità d’Italia.

Queste incredibili vicissitudini sono ancora visibili nel suo territorio, nelle sue tradizioni, nella sua cultura, che soprattutto durante l’umanesimo, influenzò profondamente la musica illuminista. Ad oggi è anche sede della più antica università statale del mondo, la Federico II. Ed è sede dell’Orientale, il più antico centro di studi orientali e sinologici d’Europa.

Partenope, e l’origine del nome

Tornando dunque all’utilizzo del termine partenopei, questo come è facile immaginare è di antica origine. All’epoca della sua fondazione, Partenope anzi Parthènope era il nome della città. Per meglio indicarla, si tratta della zona che va dal Vesuvio ai Campi Flegrei.

Furono i Cumani ad erigerla a fine VIII secolo a.C. come un “epineion”, letteralmente un caposaldo, un approdo. Negli anni sono state rintracciate tracce archeologiche del Neolitico medio. La città verrà poi rifondata col nome Neapolis solo nel VI secolo a.C. iniziando dunque il suo percorso verso l’affermazione di polo importantissimo per la Magna Grecia.

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Napoli – viaggi.nanopress.it

Da un punto di vista archeologico i reperti risalgono ad una necropoli in Via Giovanni Nicotera. Rinvenuta nel 1949, risale al VII secolo a.C.. Una parte corrisponde a Vico Pallonetto a Santa Lucia, un’altra è stata ritrovata a Santa Maria degli Angeli.

Ma chi era Partenope? Attorno alla sua figura ruotano diversi miti e leggende antichissime.

La misteriosa Partenope

Una leggenda indica Partenope (termine che in greco significa Vergine), come una fanciulla che arrivò in territorio napoletano dalla Grecia. Fuggì dalla sua dimora natale per scappare ad un matrimonio concordato col giovane Eumeo, dal padre di lei. La ragazza amava ricambiata Cimone e con lui si stabilì dove sorse Napoli. All’arrivo della coppia infatti la vegetazione si risvegliò rigogliosa, permettendo la crescita futura della città.

Un’altra versione della leggenda, ci narra che Partenope era una ninfa figlia di Acheloo. Con le sorelle Ligea e Leucosia, era molto amica della bella Persefone. Dopo il rapimento della giovane da parte di Ade, la dea Demetra trasformò le tre sorelle per non averla aiutata, in tre sirene. Disperata per il suo destino Partenope si gettò da una rupe, arrivando spinta dalle acque nel Golfo di Napoli, dando origine alla città.

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Castel dell’Ovo – viaggi.nanopress.it

Sempre secondo un’altra leggenda Partenope nelle vesti di sirena si tolse la vita per non essere riuscita ad ammaliare Ulisse con il suo canto. Anche in questo caso, il suo corpo arrivò dove oggi sorge il leggendario Castel dell’Ovo. Anticamente pare che in onore della sirena qui si svolgesse una corsa con le fiaccole, e forse anche una statua eretta in suo onore si trovava su una collina.

Infine, una versione sempre altrettanto tragica del mito della bella Partenope, ci racconta che la sirena era amata da Zeus, ma lei segretamente amava il centauro Vesuvio. Zeus furibondo trasformò il centauro nel vulcano Vesuvio, e la sirena nella città di Partenope/Napoli, in modo che i due amanti si potessero guardare per l’eternità, senza potersi toccare mai.

Insomma, tante versioni di un mito antico, per una città meravigliosa che ancora oggi con questo nome omaggia le sue origini.

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