È la città più piccola al mondo con soli 55 abitanti: si trova in questo paese

Così minuscola da essere entrata addirittura nel Guinness dei Primati. Esiste davvero la città più piccola del mondo, che conta solo 55 abitanti e che conserva ancora oggi numerose antiche tradizioni.

La città più piccola al mondo
La città più piccola al mondo – viaggi.nanopress.it

Tra i record più insoliti stabiliti ed elencati ogni anno dal libro del Guinness dei Primati c’è anche questo. Un luogo così piccolo nel cuore di una regione molto bella. Si dice appunto che il suo territorio si estende in cento metri di lunghezza per appena trenta di larghezza. Nonostante questo, questo posto così particolare riesce in pochi metri a concentrare piccole bellezze che meritano una visita e che costituiscono la principale attrazione della zona in cui si trova.

Un luogo dove il tempo si è fermato

Avere la targa di città più piccola del mondo non è l’unico pregio di questo luogo. Nota è infatti l’atmosfera medievale mai mutata, così come il continuo tramandarsi di tradizioni antichissime. Insomma qui il tempo sembra essersi fermato. Parliamo di Colmo, o per indicarla con il suo nome originale, Hum. Siamo nel cuore dell’Istria centrale, vicinissimo alle cittadine di Buzet e Roc.

Visitare Hum

Luogo prediletto dagli istriani, ma anche da visitatori di tutta Europa, Hum si trova in cima ad un collina. Questo la rende il luogo ideale per gli appassionati di escursionismo. Secondo gli storici fu costruita nel IX secolo quando il conte Ulrico I fece erigere l’imponente castello di Hum. Qui attorno iniziò a crescere questo piccolo borgo di casette in pietra, che ad oggi sono rimaste intatte come erano all’epoca.

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Hum, la città più piccola del mondo – viaggi.nanopress.it

All’interno della città sono due le attrazioni principali, la Chiesa di San Girolamo e quella di San Giacomo. La prima in particolare merita una visita per gli affreschi romanici. La tradizione più antica che viene tramandata ancora oggi è quella dell’elezione del sindaco. Lo župan, viene scelto da 11 giudici con un’incisione sul loro bastone di legno, come si era soliti fare nel medioevo. Compito dello župan è prendersi cura della piccola comunità e soprattutto della conservazione dei suoi antichi luoghi di interesse storico.

Il Viale dei Glagoliti

Tra la cittadina di Roc ed Hum si trova un percorso di sette chilometri, il Viale dei Glagoliti. Costruito nel 1977 ed immerso nel verde, è un omaggio ad uno dei più antichi alfabeti del mondo, il glagolitico.

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Viale dei Glagoliti – viaggi.nanopress.it

Avventurandovi su questa strada potrete scorgere monumenti in pietra che rappresentano le lettere di questo alfabeto. In alcune zone è ancora oggi utilizzato durante alcune forme di liturgia.

L’antico castello di Hum

Quella che è oggi la la Chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria un tempo era la fortezza di Hum, voluta da Ulrico I a scopo difensivo.

Più volte distrutto e ricostruito fino al 1618, quando dato alle fiamme durante una guerra, non è stato più ristrutturato. Si trovava nel punto più alto di Hum e grande 30 metri per 35. Le antiche pietre del castello sono state man mano utilizzate per la costruzione delle abitazioni circostanti.

Come arrivare

Questa piccola città museo a cielo aperto può essere raggiunta dalle città di Pazin e Buzet. Tutti sono concordi nel consigliare come ultimo tratto prima di arrivare il percorso del Viale dei Glagoliti. Grazie al clima mite, è possibile pianificare una gita in qualsiasi stagione. Solitamente è consigliato affiancare la visita alle cittadine vicine:  Grisignana, Draguccio e Montona. Molto caratteristico è il villaggio di Kotle, noto per la sua cascata e per i mulini.

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Chiesa della Beata Vergine Maria – viaggi.nanopress.it

Piccola chicca di viaggio: ad ottobre potrete trovare la “Fiera della Grappa”: Hum è infatti famosa per la ‘Biska‘, una grappa a base di vischio che ne è il simbolo. La sua ricetta è tramandata gelosamente da generazioni e conosciuta solo dagli abitanti del luogo. Consigliato inoltre fermarsi alla locanda Humska Konoba, l’unico ristorante della città che serve la ‘manestra od obici‘, una zuppa di mais tipica del territorio istriano.

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