È la città più nuova d’Italia, una delle più giovani: inaugurata pochi anni fa

La città più nuova d’Italia ha poco più di 90 anni. La sua nascita si deve al governo fascista che nel 1932 ordinava il posizionamento della sua prima pietra. Ecco di che città si tratta.

panoramica di latina
Città più nuova – viaggi.nanopress.it

La città più giovane d’Italia compirà solo 91 anni il 18 dicembre di quest’anno. Si tratta di una delle circa 150 città che la nostra Nazione vide nascere durante il secolo scorso. Il suo nome originario era Littoria.

Littoria: la città più nuova d’Italia che cambiò nome

Latina è una città situata nel Lazio, tra i Monti Lepini, i Monti Ausoni, il Tirreno e il promontorio del Circeo. Oggi è conosciuta per essere la città più giovane del nostro Paese, nata soltanto nel 1932 in seguito a una bonifica delle paludi del territorio.

Qui prima della città si trovavano nulla di più che acquitrini abitati dalla zanzara anofele, portatrice di malaria.

città più nuova d’Italia
La città più nuova d’Italia – viaggi.nanopress.it

Anche se la sua è una storia relativamente breve, in realtà le vicende legate ai lavori di risanamento del territorio risalgono invece all’epoca romana. I romani, infatti, furono i primi a iniziare i lavori che sarebbero stati in seguito portati avanti da papi e famiglie nobiliari, e persino da Leonardo Da Vinci.

Con il passare del tempo, nelle prime zone liberate dalle paludi sorsero i primi centri urbani, abitati da contadini e pastori. Bisognerà aspettare il 1926 prima dell’arrivo di un aiuto concreto da parte dello Stato italiano.

A partire da quell’anno, infatti, nel corso di un decennio più di 50.000 operai lavorarono sodo per sgomberare completamente dall’acqua l’intero territorio. I comuni limitrofi non furono però più in grado di ospitare un numero così elevato di persone e di rispondere a tutte le loro esigenze.

Così, nel 1932 il governo fascista decise di dare vita a un centro che potesse accogliere nel modo più adeguato possibile i lavoratori. E questo centro era Littoria.

paludi pontine
paludi pontine – viaggi.nanopress.it

Littoria diventò un comune a tutti gli effetti solo l’anno successivo alla posa della sua prima pietra, ma il suo nome attuale, Latina, fu scelto solo nel 1946.

Nel corso del Secondo Conflitto Mondiale, infatti, la città venne danneggiata dai bombardamenti e verso la fine della guerra dovette cambiare il suo nome per simboleggiare la fine di ogni tipo di legame con il fascismo che l’aveva creata. Da qui, il nome Latina.

Latina, una delle città di fondazione degli anni Trenta

Latina fu solo una delle città fondate da Mussolini durante il periodo fascista. Nel corso del tempo nell’Agro romano e pontino infatti nacquero anche le città di Pomezia, Sabaudia, Aprilia e Pontinia.

Queste opere furono per molto tempo il vanto del regime che nel 1928 presentava la legge Mussolini, la quale puntava a bonificare i territori italiani. L’obiettivo era quello di recuperare tutti gli 8 milioni di ettari di terreno paludoso presente in Italia e nel corso degli anni Trenta il governo ne aveva già bonificato più o meno un terzo.

La maggior parte dei terreni si trovavano per lo più nell’Agro pontino dove sorsero più città di fondazione. Queste erano così chiamate perché non erano nate spontaneamente, ma per volontà prettamente politiche.

Tutte le città come Latina seguivano uno schema strutturale identico e ben preciso. Costavano di una chiesa, di un comune e della Casa del fascio, ovvero la sede del partito.

Latina oggi

Quella che un tempo contava solo poche centinaia di abitanti è ora la seconda città più popolata del Lazio dopo Roma. Oggi Latina conserva un centro storico unico, seppur giovane, il quale segue le linee guida dello stile architettonico futurista.

Latina centro storico
Latina centro storico – viaggi.nanopress.it

Le sue due piazze principali sono Piazza della Libertà e Piazza del Popolo dove ha sede il municipio con la sua torre civica e la Fontana della palla.

Oltre a queste, due degli edifici più caratteristici sono anche il Palazzo delle Poste e il Palazzo M, una costruzione a forma di M che richiama l’iniziale del nome di Mussolini.

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