È il castello più alto d’Italia e con un paesaggio innevato è ancora più bello: dov’è

Il Castello più alto d’Italia è anche stato nominato come il più bello del mondo. Dalle sue altezze si può ammirare un paesaggio magico e straordinario.

castello più alto d’Italia
Castello più alto d’Italia- viaggi.nanopress.it

Ci sono luoghi dove connettersi con la natura e apprezzarne appieno la bellezza è più facile che in altri. E questo anche se a spingerci a immergerci completamente nel luogo è un edificio costruito dall’uomo che spicca nel bel mezzo del paesaggio naturale. Proprio come in questo caso.

Ci troviamo in Abruzzo e questo è uno dei castelli più belli del mondo.

Il Castello più alto d’Italia: per National Geographic è il più bello del mondo

Il National Geographic, non a caso, lo ha inserito nella lista dei 15 castelli più belli del mondo; l’Italia lo annovera come uno dei più alti dello Stivale. A questi dati oggettivi potremmo poi anche aggiungere che si tratti di uno dei più suggestivi in assoluto e di certo non troveremmo alcun obiettore.

Già, perché il Castello di Rocca Calascio, in provincia dell’Aquila, è davvero uno dei luoghi più magici del nostro Paese, divenuto il simbolo più scenografico d’Abruzzo.

il castello più alto d’Italia
il castello più alto d’Italia – viaggi.nanopress.it

Dalla cima dei suoi 1460 metri di altezza, si apre il paesaggio più affascinante e spettacolare di tutta la regione: Campo Imperatore, il Gran Sasso e il Parco della Majella ne sono protagonisti insieme a un alone di pace e un silenzio magico senza eguali.

La sua storia risale al 1140, quando Ruggero II d’Altavilla ordinò la sua edificazione come complesso di fortificazioni difensive per il controllo di tutta la vallata abruzzese.

Con il passare dei secoli, poi, il castello passò per le mani di alcune famiglie nobili fino ad arrivare a quella dei Medici nel 1579. Questi infatti acquistarono il castello e anche il vicino borgo di Santo Stefano di Sessanio.

La sua lunga storia iniziò il declino dopo il terremoto del 1703 che portò con il tempo all’abbandono definitivo della fortezza qualche secolo dopo.

Solo nel 1985, il Castello di Rocca Calascio tornò a far parlare di sé. Divenne infatti il set cinematografico di due importanti pellicole, Ladyhawke e Il nome della rosa.

Grazie al suo successo nel corso degli anni Ottanta il castello è stato soggetto a opere di restauro e consolidamento che lo hanno fatto diventare oggi, insieme al suo borgo, uno dei luoghi must dell’Abruzzo.

Il Castello di Rocca Calascio, le sue meraviglie e la magia dell’inverno

Anche solo avvicinarsi al Castello di Rocca Calascio suscita una serie di emozioni indescrivibili. Attraversando il ponte di legno che porta al suo interno è possibile visitare ciò che resta della fortezza e ammirare un paesaggio da sogno, tanto suggestivo da non sembrare reale.

rocca calascio
rocca calascio – viaggi.nanopress.it

La bellezza del castello aumenta poi molto di più con l’arrivo dell’inverno, quando la neve ricopre tutto il circondario creando soffici manti innevati che rendono il panorama ancora più magico, misterioso e affascinante.

Dalla altezza del castello infine si può anche scorgere un’altra bellezza tutta da ammirare. Si tratta della piccola Chiesa di Santa Maria della Pietà, un grazioso tempio dalla forma ottagonale costruito nel 1596.

chiesa santa maria della pietà
chiesa santa Maria della pietà – viaggi.nanopress.it

Oggi il tempietto non è purtroppo visitabile eccetto che in pochissime occasioni. Vale però la pena arrivare al suo cospetto e ammirare tutta la bellezza che solo Madre Natura è capace di offrirci.

Come visitare il Castello di Rocca Calascio

Per salire fino al Castello è necessario arrivare a Rocca Calascio e proseguire a piedi seguendo le indicazioni.

Il sentiero è lungo circa 20 minuti di camminata ed è adatto a tutti. I più avventurosi e camminatori esperti possono anche arrivare in cima seguendo le antiche strade della transumanza e un tratto del Tratturo Magno.

Una volta arrivati al Castello di Rocca Calascio l’ingresso è a offerta libera e accessibile fino all’ora del tramonto.

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