Duty free? Sì, ma non troppo

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Duty free sono due semplici parole che tutti noi amiamo, specialmente quando si parte in vacanza o in viaggio di lavoro. Due parole inglesi che qualsiasi italiano conosce, no tasse. Un sogno? Sì, ma non troppo!

Il primo duty free shop fu creato nel 1946 in Irlanda nella zona internazionale dell’aeroporto di Shannon. Permetteva ai passeggeri dei voli transatlantici che qui facevano scalo, di acquistare diversi beni a basso costo, fra cui le sigarette, i profumi, l’alcol, prodotti tradizionalmente sur-tassati nei paesi europei.
L’apertura del negozio di Shannon, e di tutti quelli che seguirono, fu consentita grazie ad un’operazione giuridica particolare. La maggior parte dei regimi fiscali con imposte indirette hanno come principale caratteristica la non imponibilità della merce destinata all’esportazione. Quindi i prodotti sono venduti direttamente senza tasse oppure le tasse possono essere rimborsate al momento dell’esportazione. Quindi anche i prodotti venduti negli aeroporti di partenza oppure a bordo degli aerei utilizzano questa possibilità.
Dopo il 1946 questo concetto si espanse velocemente in tutti gli aeroporti del mondo.
Quindi pensate che sia un sogno? Invece vi sbagliate!
Questa opportunità non vale per tutti i viaggiatori.
Purtroppo la vendita di prodotti duty free è soppressa all’interno dell’Unione Europea dall’1 luglio 1999.
La regolamentazione è cambiata leggermente dal 16 luglio 2009. I viaggiatori che entrano all’interno dell’Unione Europea dall’estero o rientrano nel loro paese d’origine nell’Unione, possono acquistare alcuni prodotti duty free, per esempio 200 sigarette, 1 litro di super alcolici, 4 litri di vino, caffè, tè e altri prodotti.
I migliori luoghi per poter profittare del duty free sono quelli vicini all’Unione Europea come le isole Canarie, l’arcipelago anglo-normanno con Jersey e Guernesey, Gibilterra ed Andorra. Invece se avete la possibilità di fare una vacanza in luoghi più lontani, Dubai è reputata la città degli affari, ma anche Bangkok, Hong Kong e Singapore.
Buon shopping!

2 commenti su “Duty free? Sì, ma non troppo”

  1. Si mi sono accorta anch’io che le regole dei duty free non valgono per tutti. Comunque ecco finalmente una spiegazione del funzionamento degli shop duty free, non si capiva mai come da una parte si pagasse e dall’altra no.

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