Due dei più famosi laghi italiani rischiano di sparire per sempre per via della secca. Ecco cosa dicono gli esperti.
L’Italia è uno dei Paesi più visitati al mondo e ogni giorno, in qualsiasi momento dell’anno, sono tanti i turisti che si recano nel nostro territorio per godere delle bellezze architettoniche e naturali che la Penisola offre.
Sono tante le persone che sono rimaste incantante non solo dai monumenti e dalle opere d’arte presenti in varie città del nostro Paese, ma anche delle meraviglie che la natura offre.
Due laghi italiani in via d’estinzione: ecco quali
Infatti, l’Italia, ha dei posti che sono considerati veri e propri luoghi incantati e molti di questi sono bagnati da fiumi e laghi e in lacune località questi sono la maggior attrazione e hanno una funzione culturale non indifferente.
Basti pensare al Lago di Garda, che offre una magnifica visione, per via dei suoi panorami suggestivi e bagna più località, ognuna più bella delle altre ed è stato luogo di alcune riprese cinematografiche.
L’acqua, è un elemento fondamentale per la nostra Penisola, proprio per via del fatto che è bagnata da molti mari ed è una risorsa fondamentale per la sopravvivenza di alcune specie animali e floreali.
Ma negli ultimi tempi, due famosi laghi hanno subito una secca e gli esperti si sono mostrati preoccupati per via di questo fenomeno, dichiarando che le condizioni idriche di questi luoghi sono molto preoccupanti.
Stiamo parlando dei laghi di Lesina e Varano, nel Gargano, che hanno subito un forte impatto a causa delle scarse precipitazioni che si sono verificate durante l’estate del 2022, subendo questa insofferenza.
Le parole dell’esperta
La dottoressa Lucrezia Cilenti, biologa marina, ha spiegato come da mesi, lei e altri esperti stanno denunciando l’inefficienza dei canali degli ecosistemi lagunari del Gargano, che hanno provocato questo problema.
“Dal maggio scorso, i canali non sono efficienti per cui tendono ad interrarsi, per una naturale fisiologia delle lagune, in quanto ecosistemi effimeri. Secondo delle indagini pluviometriche dell’ultimo anno io e i miei colleghi abbiamo verificato come non ci sono stati fenomeni piovosi se non in maniera alluvionali che non permettono al terreno di assorbire l’acqua”
Continuando, l’esperta dichiara come il suolo di natura carsica non fa nutrire le sorgenti alle basi del Gargano per via della mancanza pioggia dell’entroterra e il mare che alimenta la natura di questi canali artificiali.
L’allarme che gli esperti hanno dato a tutti i livelli istituzionali è quello di liberare le foci per permettere l’ingresso delle acque marine che renderebbe più fertile e ossigenata la laguna di Lesina e Varano.
In questo modo, si andrebbe a lenire l’effetto della secca evitando danni alla navigazione sulla costa e una morte di alcuni organismi che non hanno sopravvissuto alle alte temperatura.
La perdita di questi, provoca anche problemi dal punto di vista dell’ecosistema, della pesca e del turismo e anche dello stesso paesaggio rovinando anche l’ostricoltura che è un economia molto fiorente nelle zone del Varano.