La scoperta del secolo realizzata durante la costruzione di un campo da tennis. Davvero incredibile, di che si tratta? Scopriamolo insieme.
Anche questo 2023 così come l’anno precedente, ci ha abituati ad una serie di scoperte avvenute quasi per caso. Spesso nell’ambito di scavi che dovevano condurre ad altro o semplicemente come in questo caso, durante la costruzione di moderne strutture. Come nella vicenda di oggi, avvenuta in Francia e che ora vi raccontiamo.
La scoperta del secolo, mentre costruiscono un campo da tennis
Capita sempre più di frequente che ci si imbatta in antichi lasciti del passato, nell’ambito di progetti di costruzioni di nuove infrastrutture. Autostrade, supermercati, complessi abitativi. Quando ad esempio si sta per costruire in zone considerate di probabile interesse archeologico, spesso si effettuano scavi definiti preventivi.
Che analizzano l’area onde evitare di imbattersi per sbaglio e distruggere eventuali reperti. Questa volta ci troviamo a Ballan Miré, un grazioso comune francese di 8.364 abitanti situato nel dipartimento dell’Indre e Loira. In pratica all’interno della regione del Centro-Valle della Loira.
Nell’ambito di alcuni lavori di costruzione però gli operai hanno effettuato la scoperta del secolo. Nell’area dove stavano effettuando le operazioni avrebbe dovuto sorgere un campo da tennis. Condizionale d’obbligo perché durante le operazione propedeutiche al passaggio delle reti elettriche e telefoniche della struttura, chi era al lavoro si è immediatamente reso conto della presenza di un tunnel.
Ad una prima occhiata avrebbe potuto sembrare un banale tunnel, invece nascondeva nientemeno che una lunga gradinata, a quanto pare molto antica. Non c’era dunque altro da fare, se non avvisare le autorità bloccando le lavorazioni. Ad intervenire sono stati il Sindaco, la Direzione Dipartimentale del Territorio e la direzione regionale per gli affari culturali.
Un incredibile tunnel antico
La scoperta risale all’estate. Dopo questa individuazione pare che gli archeologi insieme a dei topografi, tutti del dipartimento dell’Indre-et-Loire, e della Cavité 37 sono intervenuti per le prime rilevazioni. Si tratta di esperti appartenenti ad una organizzazione specializzata proprio nell’individuare e conservare eventuali cavità sotterranee.
In concerto con l’Assessorato regionale agli Affari Culturali, hanno potuto dunque procedere ad una esplorazione più approfondita.