Dove mangiare a Venezia spendendo poco? E conseguentemente, come sopravvivere alla Mostra del Cinema di Venezia 2012, che porta in terra lagunare fior fiore di vip, attori, attrici e tutto il codazzo di giornalisti, star, starlette, familiari, fidanzate, mariti, segretari, assistenti, bambinaie e quant’altro serva all’organizzazione di un tale evento mediatico?
Tranquilli: se siete a caccia di autografi tra le attrazioni di Venezia ma il vostro portafoglio contiene più bigliettoni candidi (pronti per essere firmati dal divo) che banconote, ecco qui alcuni suggerimenti per mangiare a poco prezzo.
Cinefili appassionati? Allora infilate nei bagagli, accanto al programma della 69 Mostra del Cinema di Venezia, l’elenco dei locali che salveranno il vostro budget (sì, morire di fame è brutto, quindi regolatevi).
Ah, il tutto è consigliato da Dissapore, mica pizza e fichi.
Cantina Do Mori
Sestriere San Polo 429, Calle dei Do Mori – Tel 041/5225401
La Cantina Do Mori è vecchia, anzi antica: risale al 1462, un’epoca in cui Colombo non aveva ancora scoperto l’America giusto per buttare lì un riferimento temporale. E cercando di classificarla, dovremmo inserirla nella lista dei bacari, cioè le trattorie tipiche (non turistiche) di Venezia, chiamate così per via di un particolare vino (pugliese) che si serviva sui banconi alla fine del 1700.
Alla Cantina Do Mori l’atmosfera è quella classica dei luoghi dove il tempo non passa, anzi non entra nemmeno a dare un’occhiata: ovviamente qui si mangia tradizionale ma nella versione cicheti, ovvero stuzzichini alla veneziana, rigorosamente in piedi e appoggiati al bancone (seppioline, baccalà, polpette, verdure, formaggi e affettati). Hanno 150 etichette di vino ma non fanno spritz (quindi non fate i brillanti pensando di ingraziarvi gestore e camerieri).
Cantinone (già Schiavi)
Ponte San Trovaso, Dorsoduro 992 – Tel 041/5230034
La ricetta è sempre la stessa: quell’atmosfera antica ma calorosa, gli stuzzichini (che comprendono pesce crudo e ostriche, eh) serviti al bancone del bar, da sbocconcellare in piedi mentre si chiacchiera con gli altri avventori presenti in quel momento (poco importa se non vi conoscete, partecipate alla discussione o verrete tacciati di essere snob). E intorno una miriade di bottiglie a tappezzare i muri: questo è il Cantinone. E sì, qui potete chiedere lo spritz in tutta tranquillità.
Osteria Alla Vedova (ma in realtà è Ca’ d’Oro)
Calle del Pistor, Cannaregio 3912 – Tel 041/5285324
Un altro bacaro, un’altra certezza: si mangia bene e si spende il giusto, il che in una Venezia funestata (benevolmente) dalla Mostra del Cinema non guasta. Il vero nome è Ca’ d’Oro ma, vai a sapere il perchè, tutti la chiamano Alla Vedova. I ciccheti (ormai avrete capito che sono gli stuzzichini, no?) sono i campioni della casa, che si vanta di produrre le polpettine migliori di Venezia, ma qui trovate anche piatti più elaborati come gli spaghetti al nero di seppia, la zuppa di spezzati e i bigoli in salsa.
Osteria Al Ponte
Calle Larga Giacinto Gallina – Tel 041/5286157
Secondo Dissapore è l’osteria (anzi il bacaro) più economica di Venezia, quindi un posto il cui indirizzo andrebbe tatuato sulla mano. Nasce a fine ‘800, a metà del secolo si trasforma e assume l’aspetto che più o meno ha mantenuto fino ai giorni nostri: i cicchetti qui si sprecano per varietà, la lista dei vini è molto ampia e i piatti freddi tipici della cucina veneziana sono una certezza.
Osteria Alla Ciurma
San Polo 406, Calle Galeazza – Tel 340/6863561
Piccola osteria, gestita da padre e figlio, vicino al ponte di Rialto: no, non è la solita fregatura per turisti convinti di aver trovato il posto autentico che non li spennerà. Questo è davvero un posto autentico che vi servirà dell’ottimo pesce crudo o i classici cicchetti senza spennarvi. Tenete conto che qui vicino c’è il grande mercato di Rialto, dove il pesce freschissimo praticamente vi salta in braccio da solo: quindi provate a ordinare le polpette di tonno o le ostriche o ancora il pesce spada.
Caffè Rosso
Cicchetti rompidigiuno, litri e litri di spritz, atmosfera chiacchierina anche grazie alla vicina università: ecco il Caffè Rosso, dove se fa caldo si sta fuori ai tavolini all’aperto, mentre se piove si sta dentro nella sala in stile liberty che vagamente si richiama ai caffè viennesi. Panini, tramezzini, quell’aria art decò che piace a tutti, personale rilassato, prezzi onesti, pochi turisti e molti giovani: vorrete mica farvi scappare un posto del genere?
Da provare anche Ristorante Sabrina vicino Rialto!
Cena davvero eccezionale con un rapporto qualità prezzo a dir poco incredibile!! Il locale è semplice, carino, accogliente ma soprattutto molto silenzioso e tranquillo. I proprietari sono gentilissimi e disponibili nel consigliare piatti o raccontare l’idea che sta dietro a questo magnifico ristorante.