Antichi reperti risalenti alla guerra dei 7 anni emergono inaspettatamente dopo 200 anni. Ecco di che si tratta.
Una scoperta emozionante e davvero interessante, arriva direttamente dall’Università di Cambridge. Qualcosa di davvero incredibile in questo 2023, già largamente benedetto da diverse scoperte interessanti ed importanti in ambito storico ed archeologico. Vi raccontiamo quella di oggi.
Per raccontare questa storia è bene fare un passo indietro nel tempo. La guerra dei 7 anni è un celebre conflitto militare, risalente ad un periodo tra il 1756 ed il 1763. Vide in campo alcune delle principali potenze dell’epoca, iniziando dalla Gran Bretagna, passando per il Regno di Prussia, e ancora l’Elettorato di Hannover. Ed anche altri Stati minori della Germania, per poi veder subentrare nel 1762 il Regno del Portogallo.
Tutti pronti a scontrarsi con la Francia, Sacro Romano Impero e Monarchia Asburgica, insieme all’Impero Russo, alla Svezia e alla Spagna. Un conflitto così combattuto che pensate, vide anche ricorrere all’aiuto di popolazioni native dell’India e dell’America Settentrionale.
Termino solo in seguito ad alcuni accordi di pace che vide trionfare la Gran Bretagna, all’epoca proprietaria del Canada e di diversi territori francesi. L’effetto collaterale principale fu però il definitivo declino del colonialismo del Regno di Francia in America del nord, e successivamente la loro influenza in India, mentre invece le forze inglese guadagnavano in popolarità e potenza.
Ora dopo moltissimi anni, vengono mostrati al pubblico alcuni reperti analizzati nell’ambito di uno studio dell’Università di Cambridge. Si tratta di più di cento lettere d’amore!
Ebbene sì. Ben cento antiche missive scritte ed inviate dai marinai francesi alle donne che li aspettavano a casa e non solo. Molte di queste indirizzate anche alle famiglie, ai genitori ai fratelli. Ci sono voluti ben 265 anni per aprirle ed analizzarle, riuscendo a dare anche una datazione. Pare risalgano ad un periodo tra il 1757 ed il 1758. Erano state sequestrate nel corso del conflitto dalla Marina Militare inglese ed ora potranno finalmente essere catalogate.
Ad occuparsi di coordinare questo lavoro incredibile è il professor Renard Morieux, dell’Università di Cambridge, che le ha rinvenute in un vecchio archivio di stato ed ora è pronto a raccontarlo nella rivista Annales Histoire Sciences Sociales. Alcune sono davvero molto struggenti, come quella ricevuta dall’ufficiale Louis Chambrelan da sua moglie Marie Dubosc.
Ancora più struggente se di pensa che i due non si videro mai più perché l’uomo mori prima di poter tornare a casa. Ma questa non è la sola storia emersa analizzando accuratamente le missive. Alcune provengono dall’equipaggio della nave Galatee e purtroppo requisite durante la cattura dell’intero equipaggio. Chissà che presto non possano essere mostrate al pubblico.
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